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Al via l’avviso pubblico per le agevolazioni per la certificazione della parità di genere delle Pmi

certificazione parità di genere

Al via oggi, lunedì 6 novembre, l’avviso pubblico che definisce i criteri e le modalità per la concessione dei contributi alle micro, piccole e medie imprese per l’ottenimento della certificazione della parità di genere, misura del PNRR a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzata in collaborazione con Unioncamere in qualità di soggetto attuatore.

Con questa misura - osserva la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella - vogliamo promuovere quel cambiamento culturale che riteniamo fondamentale per la piena affermazione delle pari opportunità tra uomo e donna e per una maggiore partecipazione delle donne alla vita economica e sociale del Paese. Il mondo delle imprese sta dimostrando un grande senso di responsabilità, ma siamo consapevoli che per le piccole realtà, che costituiscono una componente essenziale del tessuto produttivo, è più difficile dedicare risorse ed energie alla definizione di nuove procedure, apparentemente lontane dal loro core business. Per questo è importante accompagnarle e incentivarle, affinché possano anch’esse integrare la prospettiva delle pari opportunità nelle scelte aziendali. Ci vorrà tempo, ma siamo convinti che anche grazie
al pieno coinvolgimento del mondo imprenditoriale le donne potranno liberare il loro potenziale di crescita e di libertà
”.

La certificazione della parità di genere per le imprese ha le potenzialità per raggiungere l’obiettivo di una maggiore occupazione femminile ma, soprattutto, di una migliore qualità del lavoro femminile” - commenta il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “L’iniziativa è rivolta infatti alla promozione della trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese, la riduzione del gender pay gap aumentando le opportunità di crescita in
azienda. Il 39% delle organizzazioni che hanno ottenuto la certificazione hanno avuto anche vantaggi tangibili, sia nella crescita della reputazione aziendale (31%), sia nel percorso di cambiamento verso le pari opportunità”.

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