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Progetto EULEP: Focus Group sull’Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale nel TURISMO (panel “Formazione-Università”)

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Indagare le applicazioni di Intelligenza Artificiale (IA) e Realtà Virtuale (RV) nel turismo è uno degli obiettivi del progetto EULEP. Nel Focus Group si sono confrontate, invitate da Unioncamere, personalità del mondo accademico e della formazione che hanno discusso degli innesti della tecnologia avanzata nel turismo.

Tecnologie 4.0 e turismo: quali le sfide da affrontare?

La prima sfida si esprime nella capacità di interconnettere i saperi, da quello scientifico a quello umanistico. L’IA deve dare supporto alle decisioni, decisioni che però possono essere fruttuose se interconnesse con i saperi relazionali, come quelli sociali e umanistici.

La formazione e i piani di studio rivolti a chi lavorerà nel settore turistico, oltre alle materie più classiche e di contesto (economia, geografia, studi sociali, psicologia, statistica ecc), negli ultimi anni stanno dando più spazio alla tecnologia, all’innovazione e agli strumenti digitali avanzati (Big data, tourism analytics, machine learning, data analysis) per supportare le strategie gestionali, di marketing e di revenue management delle imprese.

In tal senso, i partecipanti al panel hanno concordato sul fatto che la formazione di università, master o accademie di alta formazione, offre agli studenti un livello di conoscenza e competenza sufficientemente adeguato o a volte addirittura superiore a quello richiesto dalle imprese italiane.

“In Italia non siamo ancora pronti a cavalcare i cambiamenti della spinta digitale nel settore turistico”.

Questo è quanto emerso dalla discussione: la tecnologia, infatti, irrompe, stravolge i processi produttivi e di lavoro, ma manca ancora un’alfabetizzazione informatica e manageriale ad ampio raggio.

Il sistema turistico appare restio all’innovazione, mentre la digital transformation può avere la sua evoluzione positiva solo se anche l’organizzazione logistica e i vertici delle strutture produttive ne diventano protagonisti.

Qual è il parere degli esperti su opportunità, vincoli, minacce e incentivi dell’IA e della RV nel settore turistico?

Gli ostacoli allo sviluppo verso l’innovazione digitale possono essere riassunti in tre categorie:

- il nanismo delle imprese

- il sistema di offerta turistica, che vive di rendita grazie all’incredibile attrattività dell’Italia

- la scarsa richiesta sul mercato del lavoro di figure professionali con competenze specifiche sul tema dell’innovazione digitale.

Stimolare in maniera più efficiente il mondo delle organizzazioni imprenditoriali italiane ad un vero e proprio investimento nella trasformazione digitale, intesa in senso lato, può rappresentare una risposta.

In primis, occorrerebbe far conoscere le opportunità più avanzate in tema di IA e di innovazione digitale, di blockchain e di RV, che sono ancora in gran parte sconosciute dal sistema economico turistico italiano.

Sarebbe poi essenziale impostare dei percorsi di alta formazione anche verso i non laureati, ossia verso chi ha frequentato ITS Academy o Istituti professionali, per immettere competenze trasversali anche nei profili intermedi delle aziende, anche per rispondere al preoccupante calo dell’interesse dei giovani per gli sbocchi lavorativi offerti dal mondo del turismo.

Si registra, inoltre, una mancanza di interesse da parte delle imprese verso una formazione “tailor-made” sulle loro esigenze. Spesso progetti di accompagnamento finanziati con fondi pubblici, incentrati su laboratori e corsi di formazione alle imprese, non hanno suscitato interesse e partecipazione da parte degli operatori turistici.

Quali potrebbero essere le soluzioni a questi problemi?

Gli intervenuti al Focus Group hanno convenuto che occorre fare un grande investimento in open innovation su quella maggioranza di imprese turistiche che non sembrano interessate alla digital transformation o, semplicemente, non sanno coglierne le opportunità. Occorrono poi investimenti mirati sulle imprese più attente ed interessate, per accompagnarle nei processi di trasformazione e innovazione digitale.

Occorre passare dalla formazione e dai finanziamenti a pioggia, frammentati, ad un vero e proprio investimento nell’accompagnamento.

Se il problema è il nanismo imprenditoriale, una soluzione potrebbe essere portare le imprese a federarsi, stimolate dal sistema pubblico che può elaborare strategie di premialità e di affiancamento nei rischi di impresa.

Il Focus Group con rappresentanti del mondo universitario e della formazione, si è svolto online martedì 28 marzo dalle ore 15:00 alle ore 17:00, nell’ambito del WP2 - Market Analysis del progetto Eulep. L'obiettivo è stato indagare i temi legati alla conoscenza e all’uso dell’Intelligenza Artificiale e della Realtà Virtuale e al relativo fabbisogno di competenze percepito dalle imprese del settore turistico. Al panel “Formazione-Università”, moderato da Flavia Coccia e Fulvio Pellegrini, hanno partecipato Roberto Basili, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa dell'Università di Roma “Tor Vergata”, Stefano Armando Ceci, professore a contratto all’Università IULM di Milano dove insegna “Startup nel Turismo” e “Narrazione e Comunicazione dei Territori”, Marianna di Salle, coordinatrice del Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi (MI), Roberto Mancinelli, Head of Business Development di Treccani Accademia, Danila Mele responsabile delle Relazioni esterne di Intrecci Formazione, Susanna Mensitieri coordinatrice e responsabile del Master di Livello “Turismo e Territorio: economia, marketing, eco-sostenibilità” della Luiss School of Government, Paola Persi, Manager in Institutional and Corporate Relations - Business Development- Marketing Project - Fund Raising di Gambero Rosso

 

                                                    Per info: https://eulep.eu                             

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