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Presentato il rapporto GreenItaly 2023 di Fondazione Symbola e Unioncamere

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GreenItaly, con i suoi numeri e le sue storie d’impresa pone in chiara evidenza l’impegno del sistema produttivo italiano nella transizione verde. Grazie a un trend di investimenti aziendali nella direzione della sostenibilità ambientale che non si è arrestato neanche nei periodi di maggiori difficoltà - come quelli legati alla crisi pandemica e ai conflitti mondiali - da anni siamo infatti tra i paesi eco leader in Europa. Non sempre però le nostre imprese sono messe nelle condizioni di operare al loro meglio. È il caso del tema delle energie rinnovabili, fondamentali per una riduzione delle importazioni di energia del nostro Paese e per una stabilizzazione dei prezzi, la cui crescita è spesso rallentata da ostacoli burocratici: nel 2022 è stata installata una potenza da fonti rinnovabili pari a 3 GW, contro gli 11 della Germania e i 6 della Spagna, un dato lontano dal target di circa 8-9 GW all’anno da installare entro il 2030”. E’ quanto ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, nel suo intervento alla presentazione del Rapporto GreenItaly 2023, realizzato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi Tagliacarne e con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, che si è tenuto il 31 ottobre presso la sede di Unioncamere a Roma. 

Oltre al presidente di Unioncamere, Andrea Prete, sono intervenuti alla presentazione Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Alessandro Rinaldi, direttore studi e ricerche del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne; Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont; Silvia Bodoardo, professore ordinario Politecnico di Torino; Simona Fontana, responsabile del Centro studi per Economia Circolare del CONAI; Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura. Al rapporto hanno collaborato Conai, Novamont, Ecopneus, European Climate Foundation, molte organizzazioni e oltre 40 esperti.

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