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Fisco, incentivi e formazione: ecco cosa chiedono le donne d’impresa del turismo

turismo

Si ritengono più innovative e “sostenibili” ma pensano ancora poco alle vacanze al femminile

Chiedono agevolazioni fiscali e incentivi pubblici, forti dosi di formazione da svolgere nei luoghi di lavoro, orientamento alla creazione d’impresa, apertura al credito. E sono convinte di avere doti specifiche che possono contribuire a migliorare il settore turistico: attitudine alla cura della qualità (64,7%), sostenibilità e responsabilità sociale (40,4%), innovazione (38,4%). Con la bella stagione che si avvicina e le restrizioni della pandemia che si allentano, le imprese femminili del mondo dell’ospitalità, secondo una indagine campionaria di Sicamera e Isnart, mostrano la loro forza ma anche la loro fragilità. A partire da quella emersa nel 2021, legata all’emergenza: il 5% delle imprese femminili del turismo non ha mai aperto, anche per i vincoli derivanti dalla necessità di far fronte ad esigenze di organizzazione familiare, la metà stima una netta perdita a chiusura 2021 e solo il 26% dichiara di poter raggiungere un pareggio di bilancio.

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