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FIRENZE - Mercato del lavoro in risalita: a gennaio 10.500 assunzioni nella città metropolitana

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A gennaio 10.500 assunzioni nella città metropolitana, meglio dell’anno scorso (9.920) e anche del 2019 (10.230). Nel primo trimestre 2023 stimati 27mila ingressi (25mila nel 2022, 26mila nel 2019) Difficoltà di reperimento al 45,4%.

25/01/2023 - La rilevazione mensile dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze sul mercato del lavoro nell’area metropolitana, fatta sui dati dell’indagine Excelsior di Unioncamere, fotografa una situazione in netta ripresa dopo la flessione registrata negli ultimi mesi del 2022. A gennaio, nella città metropolitana fiorentina, le imprese private hanno effettuato 10.500 assunzioni, contro le 9.920 dell’anno scorso e le 10.230 del 2019. Le stime del trimestre, in base alle indicazioni delle aziende, sono di circa 27mila nuovi ingressi nel periodo gennaio-marzo 2023, rispetto ai 25mila dello stesso periodo del 2022 e ai 26mila del 2019.

 Le aspettative occupazionali favorevoli (il 40% delle assunzioni del trimestre dovrebbe concentrarsi a gennaio), oltre che a una stagionalità fisiologica del mercato del lavoro (le imprese tendono a concentrare i programmi di assunzione nel primo mese dell’anno), sono legate al miglioramento del clima di fiducia per effetto del calo del prezzo delle materie prime e delle previsioni economiche internazionali meno fosche rispetto a qualche mese fa, sia sul fronte del Pil (non si parla più di recessione) che dell’inflazione (nella seconda parte dell’anno dovrebbe rientrare su livelli standard).

 Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, aumenta la propensione a stabilizzare il lavoro da parte delle imprese: la percentuale delle assunzioni a tempo indeterminato passa dal 30,6% al 36%, mentre scende la quota del lavoro a termine (da 55,5% a 51,8%). Le figure più richieste sono nei servizi di pulizia e alla persona (10,3%), seguite da cuochi, camerieri e settore turistico in genere (8,4%), personale amministrativo (7,6%), operai specializzati nel settore tessile abbigliamento (6,2%), commessi (5,6%), operai specializzati nell’edilizia (5,6%), tecnici delle vendite e tecnici in campo informatico (5,2%), personale non qualificato nella logistica (4,6%) e operai metalmeccanici (4,2%). La difficoltà di reperimento resta alta (45,4%), in linea con la media annuale (44,8%).

 

Allegato: Report Excelsior gennaio 2023

 

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