L’atto di costituzione di questa attività risale al 1902, ad opera di Antonio Galtarossa che aveva avviato un’impresa artigiana per la realizzazione di impianti di illuminazione ad acetilene. L’impresa, dopo alcune trasformazioni, si dedicò in particolare alla produzione di macchine agricole e nel 1910, necessitando di maggior spazio per svilupparsi, abbandonò il centro cittadino e si trasferì nell’attuale sede di Lungadige Galtarossa. Qui nel 1912 diede iniziò anche all’attività di fonderia. L’avvio della fonderia si accorpò con l’avvio della guerra da cui ricevette grande impulso grazie alle produzioni belliche e alla costruzione di carri ferroviari. Pure la Seconda guerra mondiale provocò importanti sviluppi all’attività ma soprattutto permise a circa un migliaio di lavoratori del territorio di non partire per la guerra o per la Germania perché, appunto, addetti alla produzione bellica. Di contro però, lo stabilimento che era attiguo al nodo ferroviario fu coinvolto più volte negli attacchi aerei e nei bombardamenti. Furono questi gli anni di Giacomo Galtarossa un personaggio a tutto tondo dell’economia e della società veronese, per oltre un ventennio presidente di Associazione industriali scaligera. Ci vollero ben otto anni per la completa ricostruzione del sito. Negli anni ’80 la proprietà è passata alla famiglia Riva. Vengono quindi ampliate le produzioni di tondo e vergella. Oggi l’impresa fa parte del Gruppo Pittini. Avviato nel 2016 il piano industriale per Acciaierie di Verona è un esempio di innovazione nel Gruppo Pittini volto a valorizzare uno dei siti storici del panorama siderurgico italiano realizzando nel contempo uno fra i più innovativi laminatoi vergella al mondo, con un importante aggiornamento tecnologico degli impianti produttivi oltre alla riqualificazione dell’infrastruttura e degli stabilimenti.