Blondi Gioielli Spa

Sede
Informazioni storiche
Commercio carta e cancelleria, tipografia editrice, ingrosso carta, cancelleria, fabbrica carta ondulata e imballaggi, dettaglio orologeria, oreficeria e oggetti preziosi.
Intorno al 1880 Giuseppe e Geminiano Blondi, padre e figlio provenienti da San Cesario, aprirono un negozio di carta e cancelleria a Modena, in piazzetta delle Ova. Di lì a poco, nel 1896, subentrò a loro il figlio-nipote Giacinto che denominò l’azienda “Ditta Blondi Giacinto” (risultava iscritta alla Camera di commercio di Modena con il n. 62). Ai primi del Novecento una nuova successione alla guida vide il figlio Pietro (1880-1925). Fu lui a spostare la sede nel palazzo Gilly-Cloetta in via Emilia angolo via Farini, aggiungendo al negozio la tipografia editrice Blondi-Parmeggiani, la Cartiera di Casinalbo che produceva carta paglia e da zucchero, la Cartiera di Savignano sul Panaro e il magazzeno di carta all’ingrosso sito in viale Regina Margherita (ora viale Caduti in Guerra). Nel 1920 ca. il negozio venne spostato nel palazzo attiguo di via Emilia angolo via Campanella acquisito a seguito della cessione del Palazzo Gilly-Cloetta. Morto Pietro nel 1925 gli subentrarono i figli Giacinto e Giordano, che chiusero l’attività della cartiera di Casinalbo ma decisero di espandere il settore della cartoleria acquisendo tre succursali. Entrano pure nel settore degli oggetti preziosi acquisendo, nel 1934, il negozio e laboratorio riparazioni di orologi Eredi E. Marani. Durante la guerra le attività furono parzialmente o totalmente sospese; venne pure ceduta la Cartiera di Savignano sul Panaro. Alla fine del periodo bellico i negozi di cartoleria e gioielleria/orologeria affiancati vennero completamente ristrutturati e riuniti sotto la medesima grande insegna al neon “Ditta Blondi Giacinto”. Nel 1950, morto il fratello Giacinto senza eredi, Giordano assunse la piena titolarità dell’azienda e nel giro di qualche decennio la ampliò con l’ingrosso di carta per imballaggi trasferendo il magazzino in un nuovo capannone, aprendone un secondo a Vignola e costruendo una fabbrica di carta ondulata denominata “Ondulati Blondi”. L’avvento dei materiali plastici nel campo degli imballaggi e l’affermarsi di nuovi usi nella distribuzione negli anni Settanta spinsero alla dismissione delle attività dei magazzini di carta per imballaggi e dei negozi di cartoleria che vennero ceduti ai dipendenti. Di qui l’attività si concentrò sul settore dei preziosi. Morto nel 1977 Giordano, gli subentrò la moglie Marta e il figlio Pietro, detto Piero. Due anni dopo la “Ditta Blondi Giacinto” si trasformò da ditta individuale in società per azioni assumendo la denominazione di “Blondi Gioielli spa”. Negli anni Ottanta, anche attraverso società parallele, entrarono nella grande distribuzione ma soprattutto rilevarono altri negozi di preziosi. Alcuni di questi vennero trasformati in monomarca, altri si adattarono alla vendita online. Nel 2023, con l’acquisizione degli spazi in passato occupati dall’attività di cartoleria, è stata effettuata una profonda ristrutturazione dei locali ove vengono inseriti dei punti vendita di marchi prestigiosi. Il raddoppio degli spazi consente di accorpare tutte le attività in un solo ambiente rendendo superflui i negozi situati sotto il Portico del Collegio che vengono dismessi.