Cooperativa di Consumo di Premariacco

Sede
Informazioni storiche
Acquisto, vendita o affitto a soci di generi alimentari, altri prodotti e attrezzatura per il lavoro.
Era il 1921 quando il parroco del paese Don Faidutti e il maestro Coccolo lanciarono l'idea di creare una cooperativa: il 13 marzo 1921 vennero firmati dal notaio l'Atto costitutivo e lo Statuto. Il 15 novembre si riunì il primo Consiglio di amministrazione con presidente Fabio Sinicco e dieci consiglieri. La Cooperativa divenne punto di riferimento per la piccola comunità, tanto che nel 1926 l'Assemblea dei soci approvò un ordine del giorno con il quale chiedeva all'amministrazione comunale di collegare la frazione di Firmano al capoluogo attraverso un ponte pedonale. L'unione tra i due paesi avvenne solo qualche anno più tardi. Negli anni ’30 venne acquistata una trebbia data a noleggio ai soci: vennero trebbiati oltre 3.000 quintali di cereali all'anno, le paghe dei lavoratori andavano dalle 2 lire e 30 centesimi all'ora per i macchinisti alla lira e 40 per i pressatori. Nel 1932 i fascisti di Premariacco fecero sapere di gradire la nomina di alcuni loro camerati in Consiglio, ma i nomi vennero clamorosamente bocciati. Nel 1934 iniziarono i lavori per la costruzione della cantina e dei locali da destinare alla vendita dei concimi e proprio durante la guerra lo spaccio registrò un record di vendite. Concluso il conflitto, pagato il dazio come tutti, la Cooperativa riprese la normale attività. Negli anni ’50 ci fu nuovo slancio, premonitore del "boom economico" che sarebbe scoppiato entro pochi anni. Venne ampliata la sede, si installò il telefono, si acquistarono nuovi mezzi agricoli. Si sviluppò una delle attività che decretò il successo della Cooperativa: la vendita di sementi con la creazione di un gruppo della "medica", erba ottima per il foraggio (così pregiata che porta il nome del paese di Premariacco). Nel 1957 venne restaurato e ampliato il magazzino e si restituì al paese il palazzo Pontoni. Negli anni ’60 venne chiusa l'attività del molino e del servizio trebbiatura (dato che ogni socio era in grado di provvedere in proprio). Nel 1969 vennero rimodernati il bar e i locali dello spaccio. Negli anni ’80 emersero alcuni problemi che portarono ad un periodo di assenza del Consiglio di amministrazione, con il rischio di un commissariamento poi evitato grazie all'impegno di tutti. Seguirono negli anni altri lavori di ristrutturazione che hanno riguardato il negozio alimentare, quello di ferramenta e la creazione di una fioreria. La Cooperativa non si è mai fermata anche nei periodi più difficili, rimanendo al servizio della comunità ma riuscendo a seguire il mutare dei tempi e ad adeguarsi alle nuove esigenze.