Ditta Augusto Ministrini

Sede
Informazioni storiche
Escavazione della pietra di Sarnico e lavorazione manuale della stessa (scalpellino).
L’attività della famiglia Ministrini si fa risalire a Giovanni Ministrini, di professione “scalpellino” ovvero lavoratore della pietra. Questi, nato nel 1877, da giovane era emigrato in Belgio per lavorare nelle miniere/cave, per poi tornare, sposarsi, comprare casa e metter su famiglia agli inizi del Novecento. Iniziò così con l’escavazione e la lavorazione della “pietra di Sarnico” nella cava situata in via dei Mille a Paratico (BS) sotto il Castello Lantieri. L’attività negli anni successivi venne proseguita dai figli sotto le direttive di Giuseppe. Questi la ingrandì e inventò pure un macchinario tipo gru, per movimentare i blocchi nelle cave, fatto con pali e corde per sollevare e spostare i blocchetti dalla zona di escavazione alla zona di lavorazione. Dato che a un certo punto l’escavazione provocò la frana di un muro del Castello, questa venne chiusa e l’attività spostata a Sarnico, sopra il cimitero. La cava venne successivamente individuata nell’attuale sede, in località Vanzago a Paratico, al confine con Capriolo. Qui si estrae la pietra di Sarnico grazie all’impegno di Augusto Ministrini (figlio di Giuseppe e nipote di Giovanni) che dirige il laboratorio o “bottega” situato in via Malighetti ove inserisce, oltre alla lavorazione della pietra anche la lavorazione del marmo. Negli anni Sessanta Augusto si stacca dall’impresa di famiglia e si mette in proprio iniziando a costruire un suo capannone e a lavorare indipendentemente alla cava. Resta come socio nell’impresa originaria fino agli anni Ottanta per poi uscirne e restare titolare del proprio laboratorio che a tutt’oggi continua a lavorare i marmi, le pietre e i graniti.