Farmacia alla Madonna di Cinzano dr. Pierantonio

Sede
Informazioni storiche
Spezieria; farmacia e commercio di medicinali.
La prima notizia di una farmacia nelle adiacenze dell’antico Castrum di Thiene si trova nel 1288, solo una trentina d’anni dopo che la Serenissima Repubblica Veneta aveva istituito questa nuova attività, separandola da quella del medico. Nel '400, dopo la dedizione di Vicenza alla Repubblica Serenissima, nella Platheia di Thiene (l’attuale Piazza Chilesotti) esercitava la farmacia della famiglia Amatoris, il cui cognome - come spesso accadeva in quest’epoca - faceva esplicito riferimento al mestiere degli Aromatori o Aromatari. Nel ‘500, con la fondazione dei primi Orti Botanici (1545, Università di Padova) che permisero di individuare le vere piante medicinali, le cure ottenute con le erbe ebbero un improvviso sviluppo tanto che le aromatorie cambiarono nome in “Spezierie Medicinali”. Nel ‘600 ci fu un’altra formidabile rivoluzione nella farmacia, con la diffusione delle tecniche degli alchimisti introdotte nel secolo precedente dal celebre studioso rinascimentale Paracelso. Gli Amatoris/Antonij cedettero l’attività ad un moderno calderaio qual era il lombardo Giovanni Pedrazza. Dal 1611, anno della fondazione del Santuario della Madonna dell’Olmo, la sua Apotecha occupò nella piazza di Thiene lo stesso ruolo centrale che aveva avuto la spezieria degli Antonij e l’aromatoria degli Amatoris, tanto che Gio. Batta Pedrazza divenne Sindaco di Thiene nel 1644. La spezieria della Platheia rimase ai Pedrazza fino al 1805, con un intervallo di una sessantina d’anni in cui venne gestita da parenti del celebre medico thienese Antonio Antonij, per poi ritornare ai Pedrazza. Nel corso degli anni fece piccoli spostamenti all’interno della piazza fino ad affacciarsi alla antica loggia dove si poteva tenere mercato anche in caso di maltempo. Lo speziale Giovanni Pedrazza, nominato Podestà di Thiene, non avendo più tempo per occuparsene, nel 1805 vendette la spezieria a Francesco Ciscato fu Antonio e a suo figlio Antonio Angelo Ciscato. Dopo il Congresso di Vienna e l’arrivo dell’Impero Asburgico, Luigi Negro, cognato di Angelo Ciscato e quintavolo dell’attuale titolare Pierantonio Cinzano, subentrò nella proprietà della Farmacia alla Madonna, che nel 1834 venne riconosciuta dal governo austro-ungarico come “Farmacia di Antico Diritto”. Nel frattempo la Farmacia si era spostata nella via Principale (oggi Corso Garibaldi) sotto le antiche Procuratie. Da allora questa farmacia è passata di generazione in generazione nella famiglia Ciscato. Luigi Negro lasciò la farmacia all'amato nipote Arcangelo Ciscato, figlio di quel Antonio Angelo che l'aveva originariamente acquistata. Questi la lasciò al figlio Antonio che più tardi la lasciò alla figlia Vittoria. Nel 1902 la farmacia fu data in gestione al farmacista Antonio Niero per 9 anni, rinnovati di cinque anni in cinque anni fino al 1944. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale la direzione vene assunta da Francesco Cinzano, figlio di Vittoria Ciscato, che ne era già da tempo proprietario. Francesco Cinzano, assistente di Efisio Mameli, ordinario di Chimica Farmaceutica all'Università di Padova, si dedicò con passione ed altissima professionalità alla farmacia. Nel 2007 lasciò la farmacia al figlio Pierantonio, che svolgeva attività di ricerca all'Università di Padova, e che oggi è coadiuvato a sua volta dal figlio Francesco.