Mello Erminio & Figli di Negro Mario e Salton Federico Snc

Sede
Informazioni storiche
Commercio ingrosso e minuto cuoio, pellami, accessori per calzature.
Nel 1907 Erminio Mello fondò a Biella una ditta per il commercio di zoccoli e calzature di legno. Dopo pochi anni aggiunse al proprio campionario anche cuoi, pellami e attrezzi da lavoro per i numerosi calzolai della città. L'accessibilità per i clienti fu migliorata nel 1931 con l'apertura del negozio in via Umberto, dove ancora oggi – in via Italia – l'impresa esercita il medesimo commercio. I locali furono sottoposti a lavori per essere riadattati dall'utilizzo precedente visto che fino all'anno prima vi si trovava il primo cinema muto di Biella. Erminio si avvalse della collaborazione del figlio Odilio con il quale ampliò l'attività offrendo lavori di allargatura e allungatura delle scarpe. Questa lavorazione, realizzata con strumenti meccanici tuttora in uso, fu pubblicizzata commissionando a un noto pittore locale due decorazioni ai lati dell'ingresso raffiguranti un cliente che entra dolorante ed esce sollevato dal negozio. Nel secondo dopoguerra, con il figlio del fondatore, il bacino degli utenti professionali si allargò da Biella e dal vercellese alle provincie limitrofe di Alessandria, Novara e Torino. In questo periodo furono anche aperte due succursali commerciali a Ivrea e ad Aosta. Con l'obiettivo di incrementare il lavoro di allungatura e allargatura delle scarpe, Odilio organizzò una rete di agenti distribuiti nelle località del Biellese, del Canavese e della Valsesia che raccoglievano le scarpe, le recapitavano al negozio di Biella comunicando le modifiche da eseguire e le restituivano ai clienti. Per dare maggior notorietà a questa iniziativa venne realizzato nel 1949 un filmato pubblicitario che veniva trasmesso nelle sale cinematografiche delle zone interessate. Odilio aprì anche un laboratorio per il taglio e la confezione di tomaie, realizzate anche su disegno dei clienti. Tra le migliaia di tomaie prodotte nel corso degli anni vi furono quelle per gli scarponi di alcuni partecipanti alla spedizione italiana sul K2 nel 1954. Negli anni cinquanta l'impresa, che già anni prima si era dotata di un proprio marchio raffigurante una pezza di cuoio con le iniziali del fondatore e della città, adottò l'attuale stemma in cui le lettere EMB furono sostituite con gli utensili tradizionali del calzolaio: martello, lesina e raspa. L'impresa, nei primi anni ottanta, decise la chiusura del laboratorio e dell'attività artigianale e si dedicò al commercio puro. La rete di vendita venne razionalizzata con la chiusura delle due succursali di Aosta e Ivrea e il punto vendita di Biella, ristrutturato in quegli anni, si arricchì di un vasto campionario di accessori per la riparazione, la cura e la manutenzione delle calzature. Il negozio infatti come in passato continua a servire sia la clientela professionale dei calzolai che l'utenza privata e attualmente offre un catalogo di oltre 4000 articoli.