Nardi S.r.l.

Sede
Informazioni storiche
Produzione di macchinari agricoli; officina meccanica.
Il fondatore di una piccola officina meccanica a Giove alla fine dell’800 fu Francesco Nardi che, da contadino artigiano, iniziò a costruire un nuovo tipo di aratro, a bure lunghe e di legno, con vomere e versoio in ferro, adatto a rovesciare la fetta di terra. A questa invenzione ne seguì un’altra, ovvero un aratro reversibile chiamato "Voltaorecchio" adatto alla lavorazione in collina. Fu un grande successo. Nel 1895 la denominazione della ditta era "Francesco Nardi & figli". Nel 1909 l’impresa vinse pure la medaglia d'oro alla IV Esposizione Internazionale di Parigi e l'anno successivo aprì un vero e proprio stabilimento a Selci Lama. Dopo la Prima guerra mondiale la direzione dell’azienda, che contava già 130 dipendenti, passò ai figli e nel 1936 ci fu il primo cambiamento significativo in termini di produzione: si passò alla fabbricazione di aratri motorizzati per la trazione. Durante il secondo conflitto mondiale la fabbrica venne distrutta dai bombardamenti. Nel 1947 la Nardi, ormai risollevatasi, riprese a produrre una linea completa di macchine agricole impiegando 300 addetti specializzati. Nacque così il più grande aratro dell’epoca: il monovomere Nardi-3-DMR. Con a capo Silvio Nardi, vennero aperti due nuovi stabilimenti e acquisita la Sogema di Città di Castello: era il 1958 quando nacque il “Gruppo Nardi”. Negli anni ‘60-‘70 l'azienda affrontò una fase di grande espansione, con 1.300 dipendenti e l’acquisto nel 1968 della Carbonari di Todi che diventò Marzia. L’export iniziò ad allargarsi ad un centinaio di paesi e l’aratura con vomeri e aratri d’avanguardia divenne famosa come “Nardi System”. In Venezuela nel 1972 nacque la grande azienda di attrezzi agricoli 'Nardi Venezuela'. La gamma della lavorazione del terreno fu a inizio anni ‘80 completa e pronta per fare il suo ingresso nei mercati del Nord America, dell'Est e della Romania con l'apertura di una filiale. Intorno al 2017, superato un periodo di crisi e avviato un successivo processo di risanamento, l’azienda si è ripresa anche grazie all’acquisizione di un importante commessa in Eritrea che le ha permesso di tornare ai livelli di attività pre-crisi. Nel 2023 il gruppo ha continuato con un buon tasso di crescita e nello stesso anno è entrato nel gruppo della Zilli SRL di San Quirino (PN), ampliando l'offerta di vendita.