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Tito Neri Bagni Fiume sas di Tito Neri & C.

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Forma Giuridica
S.a.s.
Camera di Commercio
CCIAA Maremma e Tirreno (GR-LI)
Settore
Servizi
Sito web
www.bagnifiume.com
Email Impresa
info@bagnifiume.com

Sede

Indirizzo
viale Italia n. 94
Cap
57128
Comune
Livorno
Provincia
Livorno

Informazioni storiche

Attività Storica
Stabilimento balneare
Indirizzo Sede Storica
via Pisa n. 10
Cap Sede Storica
57123
Comune Sede Storica
Livorno
Provincia Sede Storica
Livorno
Data dichiarata avvio attività
1905
Descrizione Attività storica

Stabilimento balneare.

Profilo storico

L'origine dei Bagni Fiume risale ad una piccola struttura costruita da Costante Neri tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900; fu poi il figlio Tito Neri che intorno al 1918 decise di incrementare ed ampliare questo stabilimento balneare iniziando a costruire con la propria impresa marittima un complesso di strutture in legno fondate su palafitte - così come sono rappresentate sulle foto d’epoca - per utilizzare ai fini della balneazione le porzioni di mare ottenute in concessione. Inizialmente lo stabilimento era strutturato su un pontile di legno, alla cui estremità si apriva uno specchio acqueo, circondato da un arenile e da poco più di trenta cabine. Sin dalla loro nascita i Bagni Fiume ebbero una connotazione a carattere familiare: i proprietari e una ristretta cerchia di parenti ed amici. Qui si riunivano a godere dei benefici del mare organizzando giochi, attività sportive e feste danzanti durante le serate estive. La tradizione sportiva dei bagni nacque intorno agli anni Trenta quando, recintando con vecchie reti da pesca quella che è adesso l'area dedicata al "gabbione", si ottennero un campo da tennis e uno da pallacanestro. I Bagni Fiume furono frequentati da noti esponenti del mondo sportivo sia locale che italiano e straniero come i piloti di auto che disputavano la "Coppa Montenero" e i famosi vogatori livornesi "Scarronzoni", premiati alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932 e a quelle di Berlino del 1936. L'espansione dei Bagni Fiume continuò anche nel secondo dopoguerra quando, quasi completamente distrutto dai bombardamenti, furono ricostruiti in muratura dotandosi di strutture più moderne e di nuovi impianti. In questi anni, sotto la direzione di Piero Neri, figlio del cav. Tito Neri, venne realizzato, sempre con l’Impresa Marittima Neri, l'odierno complesso così come si può vedere ancora oggi, cioè le imponenti scogliere foranee in massi naturali atte a creare lo spazio necessario all’edificazione delle attuali strutture, quali la grande passeggiata, i moli con le cabine in muratura, il ristorante, gli arenili, le due grandi piscine naturali ricavate negli specchi acquei più profondi interni alle dighe foranee con gli inconfondibili trampolini per i tuffi che sono rimasti ancora oggi il simbolo dello stabilimento balneare. Sempre negli anni Cinquanta, per continuare la tradizione sportiva della struttura balneare, venne realizzato un intervento di recinzione e copertura della parte di piazzale utilizzata per giocare sia a basket che a calcio e fu inaugurato il primo "gabbione", così denominato in "gergo" a Livorno, dove nei successivi anni Sessanta Armando Picchi, nipote di Tito Neri, capitano dell’Inter, si ritrovava con noti amici quali Burnich, Facchetti, Mazzola, Lessi per indimenticabili partite. Grazie a questi interventi di ristrutturazione, lo stabilimento assunse un aspetto nuovo ed accogliente, aprendosi a tutti i bagnanti livornesi. Negli ultimi decenni lo stabilimento ha acquisito una immagine più moderna, dotandosi di strutture e servizi efficienti e funzionali, mantenendo però inalterata l'originaria struttura balneare che da sempre ha caratterizzato i bagni: i due pilastri che segnano l'ingresso e l'antica scalinata di pietra e marmo. Pure la continuità aziendale è garantita con la famiglia Neri.

Immagini

I bagni all'inizio del Novecento
Veduta dello stabilimento balneare, oggi