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Torrone Partenio Pagano Antonio di De Falco Raffaela

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Impresa individuale
Camera di Commercio
CCIAA Irpinia Sannio (AV BN)
Settore
Artigianato
Sito web
https://torroneparteniopaganoantonio.webnode.it/
Email Impresa
torronepaganoantonio@yahoo.it

Sede

Indirizzo
via Tuoro Zona Ind. Pip. n. 18
Cap
83014
Comune
Ospedaletto D'Alpinolo
Provincia
Avellino

Informazioni storiche

Attività Storica
Produzione di torrone
Indirizzo Sede Storica
via Lungara Ponticelli
Cap Sede Storica
83014
Comune Sede Storica
Ospedaletto D'Alpinolo
Provincia Sede Storica
Avellino
Data dichiarata avvio attività
1868
Descrizione Attività storica

Castagnaro, lavorazione e commercializzazione castagne, produttore di torrone.

Profilo storico

Lungo la catena dei Monti del Partenio, ad Ospedaletto d'Alpinolo (AV), piccolo borgo immerso nel verde, nasce nel XIX secolo il Torronificio Partenio Pagano. Di un’antica tradizione il segreto resta l'utilizzo di prodotti naturali come il miele e le nocciole che lavorati insieme in maniera artigianale danno forma al dolce tipico di Ospedaletto: "O còpeto" (così chiamato ancora oggi il Torrone dalla popolazione locale). Una leccornìa, il Torrone, tale da divenire fin da tempi antichi un prodotto ricercato dai pellegrini in visita al Santuario di Montevergine. È forse questo uno dei motivi che spingono Antonio Pagano (classe 1925) a scegliere come marchio del suo Torronificio il monumento al pellegrino (che ancora oggi può essere ammirato in piazza delle Fontanelle ad Ospedaletto) sullo sfondo del quale si erge a protezione la cima di Montevergine. Oggi, la lavorazione che ricorda l'operosità dei primi artigiani è condotta seguendo un percorso che non si basa sulla quantità ma tiene conto della qualità del prodotto; contemporaneamente l'utilizzo di materie prime genuine possibilmente a chilometro zero sono alcuni dei motivi che permettono di essere annoverati tra le eccellenze irpine. Accanto ai Torroni, alle morbide Castagne del Prete e alle "Andrite" (le nocciole tonde infilate in lunghi fili di canapa bianca) la produzione si è estesa anche ai biscotti, dragées e uova di cioccolato.

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