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Venzaghi Centro Industriale Srl

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
S.r.l.
Camera di Commercio
CCIAA Varese
Settore
Industria

Sede

Indirizzo
via Fratelli Cairoli n. 3
Cap
21052
Comune
Busto Arsizio
Provincia
Varese

Informazioni storiche

Attività Storica
Fabbricazione tessuti
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1871
Descrizione Attività storica

Fabbrica filati, cotone, stoffe per pantaloni, commercio all'ingrosso di filati e tessuti di cotone ed altre fibre tessili.

Profilo storico

Nel 1906 la 'Ditta Fratelli Venzaghi di Giuseppe', attiva fin dal 1871 e una tra le più affermate aziende tessili bustocche, venne trasformata nella società anonima Cotonificio Venzaghi. A capo dell'azienda si trovavano Achille Venzaghi (1851-1933) e il fratello Pietro (1860-1935), in seguito sostituiti dal cav. Giovanni Venzaghi (1882-1967), figlio di Achille, che dagli anni Venti dirigerà la società insieme ai cugini Silvio e Mario (1896-1973) e all'ing. Antonio Ferrario. Nel 1924 venne aperto un secondo stabilimento a Cimbro di Vergiate, mentre il primo si trovava a Busto Arsizio fin dagli inizi. La ditta era solida, ricca e di provata affidabilità, tanto che già nel '35 aveva il considerevole capitale sociale di L. 7.500.000. L'organizzazione era notevole, tanto che i figli dei dipendenti potevano essere inviati in colonia al mare. Nel 1940 ai soci si unì Teresina Venzaghi. Nel 1949 il capitale sociale fu innalzato a L. 75.000.000 e sei anni dopo a 300 milioni di lire. Nel 1959 la società Guido Gagliardi & Figlio di Palermo riceveva mandato per gestire le vendite e un deposito nel capoluogo siciliano. Tre anni dopo un nuovo aumento portava a L. 600.000.000 l'ammontare del capitale sociale. Nel 1968 l'azienda dava lavoro a ben 360 persone. Nello stesso anno fu emesso un prestito obbligazionario da 500 milioni di lire. Frattanto erano entrati in consiglio d'amministrazione Camillo Venzaghi e Achille Nidasio. La crisi sopravvenuta nel settore del tessile costrinse l'azienda nel 1971 ad un reintegro del capitale sociale, oltre che a chiudere lo stabilimento di Cimbro. Due anni dopo Luigi Venzaghi divenne presidente e consigliere delegato della società, e negli anni successivi Pietro Venzaghi (1941-1999) divenne procuratore generale. Nella carica di presidente del consiglio d'amministrazione si succederanno, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, Camillo Venzaghi e Achille Nidasio. Nel 1983 vi fu un cambiamento ai vertici: il nuovo consiglio d'amministrazione era composto da Raffaella De Micheli (presidente), Pietro Venzaghi (consigliere delegato), Luigi Venzaghi (procuratore generale), Lucia Sommariva ed Emilia Bonavia. L'attività della società era andata via via riducendosi, tanto che nel 1989 parve opportuno ridurla ad s.r.l. Tre anni dopo rimanevano in consiglio d'amministrazione Raffaella De Micheli, Pietro Venzaghi e Lucia Sommariva. Nel 1999 venne cooptato in consiglio Mario Camillo Venzaghi a seguito della scomparsa di Pietro Venzaghi. Nel 2000 i dipendenti rimasti al servizio della società erano 3 (autore profilo Stefano D'Adamo - estratto https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB00194A/).

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