Le origini di questa impresa di Lugo risalgono al 1794, quando l'amministrazione comunale accettò la domanda del faentino Giovanni Melandri intenzionato ad avviare una tipografia. L'anno seguente, dopo la definitiva approvazione del cardinal legato (Lugo faceva parte dello Stato Pontificio), la Tipografia Melandri iniziò la propria attività. Con alterne fortune, l'impresa stampò tutto, e in seguito una buona parte, il materiale cartaceo pubblico e privato del comune romagnolo: libri, libretti, manifesti, avvisi, etc.. Nel 1896, tuttavia, l'azienda della famiglia Melandri, che aveva sede sotto le Loggie del Pavaglione n. 72-74, fu costretta a dichiarare fallimento. L'impresa venne allora rilevata dalla ditta Ignazio Cremonini & Comp. trasformandosi in lito-tipografia, cartoleria ed edizioni. In seguito, nei primi decenni del Novecento, la tipografia venne acquistata da Michele Cortesi, mentre la cartoleria e le edizioni rimasero di proprietà del Cremonini. La nuova azienda, che conservava la sede sotto le Loggie del Pavaglione al numero 72, dopo un avvio promettente dovette subire un brusco arresto dovuto al passaggio del fronte bellico del Senio e soprattutto al saccheggio e alla devastazione portate dalle armate. Alla scomparsa di Michele Cortesi l'impresa proseguì sotto la guida del genero Walter Berti, che aveva sposato la figlia Vittoria. Intorno agli anni Settanta anche Angela Berti, figlia di Walter, iniziò a lavorare nella tipografia di famiglia a cui, dal 1974, si sarebbero aggiunte la denominazione e le prerogative della Walberti Edizioni. La sede dell'impresa venne in seguito trasferita in piazza I maggio e poi nell'attuale Fuschina n. 18, sempre a Lugo. Dal 2006, con la scomparsa di Walter Berti, la ditta è gestita dalla figlia Angela.