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Presentato il Rapporto sull'imprenditoria femminile in Italia

imprenditoria femminile

Sono in tutto 1,3 milioni: fanno le imprenditrici per scelta e non per ripiego, sono più istruite, preferiscono lavorare con altre donne e sono attente al benessere dei propri collaboratori. Ma di limiti ne hanno tanti: sono meno produttive, più piccole di dimensione, e utilizzano molto il capitale familiare per l’avvio, cosa che limita la propensione ad investire e innovare. Se però puntano sul capitale finanziario (utilizzando incentivi e credito bancario all’avvio), il loro livello di produttività cresce del +33% e raggiunge il +40% se a questo si aggiunge anche la formazione.

Sono alcune delle caratteristiche delle aziende guidate da donne messe in luce nel rapporto realizzato da Unioncamere con il supporto del Centro studi Tagliacarne e Sicamera. L’analisi è parte del Piano Nazionale dell’Imprenditoria Femminile, gestito da Invitalia in collaborazione con Unioncamere, per conto del ministero delle Imprese e del Made in Italy e finanziato dai fondi europei del Next Generation EU.

Il Rapporto "L'Imprenditoria Femminile in Italia" è stato presentato il 5 novembre 2025 presso la sede di Unioncamere a Roma, nel corso della tappa laziale del Giro d'Italia delle imprenditrici, da Tiziana Pompei, vice segretario generale Unioncamere e direttrice generale Si.Camera.

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