MARCHE - Study Tour Marche 2025: il patrimonio gastronomico marchigiano attraverso le voci dei suoi protagonisti

Due giornate intense tra laboratori del gusto, incontri, riflessioni e contaminazioni culinarie: si è concluso lo Study Tour Marche 2025, l’appuntamento organizzato da Linfa e Camera di commercio delle Marche per raccontare il patrimonio gastronomico marchigiano attraverso le voci dei suoi protagonisti – chef, produttori, esperti e ospiti internazionali.
Lo Study Tour Marche 2025 conferma il successo delle iniziative promozionali di Linfa, che nel corso dell’anno ha portato l’enogastronomia marchigiana nelle principali capitali di regione italiane con il format “Pastiche Rossiniano”, un racconto itinerante di sapori, musica e cultura.
Il grande interesse suscitato dall’evento ascolano ne è la testimonianza: numerosi operatori del settore Ho.Re.Ca. provenienti da Milano, Bologna, Firenze e Bari hanno scelto di raggiungere Ascoli Piceno per approfondire temi legati alla tradizione, alla sostenibilità e alle nuove tendenze della cucina marchigiana.
“Lo Study Tour Marche 2025 dimostra quanto la cultura del gusto possa diventare un motore di sviluppo e di attrattività per il nostro territorio – sottolinea Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche – La forza delle Marche sta nella capacità di unire la sapienza artigiana delle imprese con la creatività di chef e produttori che innovano senza perdere il legame con la tradizione. Questo evento conferma il valore del fare rete e dell’investire su qualità, identità e sostenibilità come strumenti di crescita e promozione del nostro sistema economico”.
“Siamo soddisfatti della formula sperimentata con lo Study Tour rappresenta un’opportunità concreta per far conoscere le eccellenze agroalimentari marchigiane a interlocutori nazionali e internazionali. Grazie a LINFA, le aziende possono mostrare le proprie filiere, sperimentare nuove modalità di promozione e creare relazioni durature, trasformando l’esperienza in crescita reale e sostenibile per l’intero settore” il commento di Simone Mariani presidente dell’Azienda Speciale LINFA
La prima giornata, lunedì 3 novembre, ha preso vita nella cornice della Dimora storica Villa Cicchi dove Maria Elena Cicchi, custode della tradizione ascolana, ha guidato i partecipanti in un viaggio tra sapori e saperi del territorio: dalle Olive Ascolane del Piceno DOP ai “piatti della dimenticanza”, fino alle paste secche all’uovo IGP Marche raccontate dalla produttrice Maria Vittoria Rossi.
Nel pomeriggio, la tavola rotonda “Riscoprire la cucina delle nostre radici” ha messo a confronto esperienze e visioni tra le Marche e l’Islanda. Il regista Nikola Brunelli e lo sceneggiatore Emanuele Mochi hanno presentato il corto Superbi, dedicato alle olive all’ascolana, mentre la cuoca Dóra Svavarsdóttir della Slow Food Icelandic Network ha portato la prospettiva nordica sul valore della cucina come eredità culturale.
A dialogare con loro i produttori presenti alla Masterclass sui vini bianchi delle Marche guidata da Marco Santori, Moreno Bracciotti e Matteo Galiano prima della cena degustazione fusion quale incontro creativo tra tradizioni mediterranee e suggestioni nordiche.
Martedì 4 novembre, il viaggio è proseguito nel cuore di Ascoli Piceno, tra i velluti e gli specchi liberty del Caffè Meletti, dove si sono alternati masterclass e laboratori del gusto dedicati alle eccellenze marchigiane. Dal Vitellone Bianco IGP alla tartuficoltura, fino al gin identitario e alle erbe spontanee del territorio, i protagonisti hanno tracciato una mappa di gusto e innovazione.
Tra i momenti più apprezzati gli show cooking con lo Chef Daniele Citeroni e i produttori Chiara Silvestri, Domenico Trivelli, Mauro Meletti e Giacomo Bracci che hanno unito mondi gastronomici in esperienze di gusto e innovazione con un occhio alla tradizione rossiniana mirabilmente narrata dallo scrittore Raffaele De Feo.
Dal cuore delle colline ascolane fino ai tavolini storici del Caffè Meletti, l’evento ha trasformato la cucina in un linguaggio di identità, memoria e innovazione, confermando ancora una volta la vocazione delle Marche come laboratorio di cultura enogastronomica contemporanea. Lo Study Tour Marche 2025 ha messo in dialogo tradizione e innovazione, produttori e chef, territorio e cultura internazionale, offrendo una visione autentica e contemporanea della cucina marchigiana. Un evento che, più che una celebrazione del gusto, è stato un invito a riscoprire le radici per costruire il futuro, nel segno della sostenibilità, della consapevolezza e del piacere di condividere storie attraverso il cibo.
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