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Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve - Società Cooperativa

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. Coop.
Camera di Commercio
CCIAA Firenze
Settore
Servizi
Sito web
https://www.bccpontassieve.it/
Email Impresa
segreteriagenerale@pontassieve.bcc.it

Sede

Indirizzo
via Vittorio Veneto n. 9
Cap
50065
Comune
Pontassieve
Provincia
Firenze

Informazioni storiche

Attività Storica
Banca - Istituto di credito
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1903
Descrizione Attività storica

Raccolta del risparmio e esercizio del credito.

Profilo storico

Il 12 novembre 1903, con un deposito di 50 lire, cominciò a funzionare la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Pontassieve, popoloso comune posto alla confluenza tra la Sieve e l'Arno, da cui Firenze dista meno di 20 chilometri. Qualche mese prima, il 19 aprile, come si legge in un documento "dodici persone, con alla testa il sacerdote, Don Ilario Maestrini, si erano riunite nella sala terrena della casa parrocchiale, situata in Piazza Vittorio Emanuele al civico n. 4, davanti al notaio Giuseppe Fabbrini, per costituire quella che oggi è, fra le Casse toscane tuttora in attività, la terza per anzianità". L'attività della Cassa iniziò sotto ottimi auspici: a Pontassieve, a quell'epoca, non esistevano altri sportelli bancari. Certo è che la illimitata responsabilità dei soci vigente allora, insieme alla mancanza di adeguate strutture consortili di garanzia, costituirono potenti freni inibitori. Essendo poi i prestiti effettuati unicamente ai soci, i depositi provenivano, anche se non esclusivamente ma comunque in larghissima parte, dal medesimo ambito. Un allargamento operativo era, ad ogni modo, assai problematico, tenuto anche conto che il funzionamento della Cassa era limitato alla domenica mattina. Fu così che gli stessi amministratori favorirono l’installazione a Pontassieve di uno sportello del Piccolo Credito Toscano, oggi Banca Toscana. Il primo presidente della Cassa Rurale, Materassi, restò in carica fino agli anni '20 ma già dal '16 il suo ruolo era stato ricoperto dal vicepresidente Alfredo Bolognesi. Nel 1921 e '22 fu presidente Giulio Maglioni, ma alla fine dell’esercizio 1922 la presidenza tornò al Materassi, col Maglioni in qualità di vice. Nel 1925 Maglioni era di nuovo presidente, per rimanerci fino alla assemblea del marzo 1931, quando venne eletto Umberto Farsetti, dipendente del Piccolo Credito Toscano divenuto da un anno Banca Toscana, il quale restò in carica tre anni, fino all'elezione di Carlo Pelli, destinato a rimanere presidente oltre un ventennio concluso nel marzo del 1956, che fu un periodo di importanza non secondaria per la storia di questa Cassa. Nel 1956, dall'assemblea che prevedeva il rinnovo delle cariche sociali, fu eletto presidente Gino Tacconi, che poco dopo lasciò la carica ad Angiolo Mario Batistini con il quale si può dire la Cassa entrò in una fase diversa della sua storia grazie anche all'intervento diretto del ragionier Fabbri direttore dell'organizzazione regionale delle Casse Rurali, che allora si chiamava ancora ente di zona. Grazie al nuovo statuto adottato nel '56, l’operatività fu estesa più ampiamente al settore artigiano ed alla piccola imprenditoria locale. Verso la fine degli anni cinquanta, dopo alcuni mesi in cui la Cassa fu presieduta dal cav. Masieri, assunse la presidenza, eletto dall'assemblea del 20 aprile 1959, Renato Renai, che ricoprì con successo il proprio incarico per quasi dodici anni, fino al 1971, anno in cui gli successe Libero Batistini. Nel 1958, il 28 febbraio, fu inaugurata la sede posta in via Ghiberti con una manifestazione cui intervenne l’allora presidente nazionale delle Casse Rurali on. Palmiro Foresi. Ma l’attività aveva iniziato a crescere a velocità sempre maggiore. Anche questa sede diventò insufficiente e, nel '62, furono acquistati i locali situati in piazza Boetani che poco dopo diventarono i nuovi uffici. Dopo Enrico Fabbrini a dirigere ed a favorire il decollo definitivo della Cassa fu chiamato il direttore della Federazione Toscana Gianfranco Tilli, che per alcuni anni era stato alle dipendenze del Banco di Roma e che proprio a Pontassieve, dove era nato poco più di venticinque anni prima, iniziò la propria esperienza di dirigente nel Movimento delle Casse Rurali ed Artigiane. A partire dal '65 inoltre la Cassa di Pontassieve si avvalse della collaborazione qualificata, nella presidenza del Collegio sindacale, di Piergiorgio Giunti, allora vicedirettore e capocentro EDP della Federazione Toscana. Alla fine degli anni sessanta, a seguito della chiamata di Tilli alla Federazione regionale, assunse la direzione della Cassa, Gianfranco Pistelli, laureato in economia e commercio all'Università di Firenze, destinato a svolgere un ruolo di primo piano nei progressi anche qualitativi compiuti dalla Cassa nell'ultimo decennio. Alla presidenza della Cassa si sono succeduti dal 1971 al 1986 Libero Batistini e dal 1986 al 2011 il professor Giorgio Clementi al quale è succeduto il Dott. Matteo Spanò. Dal 1984 la sede sociale e la direzione generale sono state trasferite nei nuovi locali di via Garibaldi. Dal 1997 è stato chiamato alla direzione generale della banca il Francesco Faraoni fino al 2020 quando gli è subentrato Giovanni Vezzosi. Nel 2020 è stata inaugurata la nuova sede operativa a Pontassieve in via Vittorio Veneto n. 23. [profilo estratto dal sito istituzionale]

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