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MILANO - Professioni legali e divario di genere, in Camera Arbitrale un arbitro su 4 è donna

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08/03/2023 - Sul tema dell’equa rappresentanza nei Tribunali Arbitrali, la Camera Arbitrale di Milano (CAM) da anni si impegna per la riduzione del divario di genere, anche grazie alla sottoscrizione dell’” Equal Rapresentation in Arbitration Pledge” che, oltre ad essere un formale impegno, è anche un invito alla comunità arbitrale internazionale ad aumentare, sulla base di pari opportunità, il numero di donne nominate come Arbitri, con l'obiettivo della piena parità. Sottoscritto nel 2016, ad oggi hanno aderito al Pledge numerosi studi legali internazionali e Istituzioni arbitrali di tutto il mondo.

Nomine Arbitri in CAM: nei procedimenti arbitrali CAM del 2022, 180 sono state le nomine di Arbitri sia di genere femminile che maschile effettuate da CAM, dalle Parti e da Co-Arbitri. Le nomine di arbitri donna (ad opera di CAM, delle Parti o dei Co-Arbitri) sono state 45 pari al 25% (un arbitro su quattro è donna).

Nomine di Arbitri donne in CAM. CAM si impegna per la riduzione del divario di genere e fa la sua parte. Sul totale delle donne nominate Arbitro quest’anno nei procedimenti amministrati da CAM (45 nomine), 37 sono state nominate da CAM, che in percentuale rappresenta l’82% sul totale delle nomine di Arbitri donna; la quota delle nomine di donne diminuisce se la nomina spetta alle Parti (7 nomine) o avviene ad opera di Co-Arbitri o di altri soggetti delegati alla nomina (1 nomina).

Nomine che spettano a CAM. Su un totale di 85 nomine di Arbitri (sia uomini che donne) effettuate da CAM, 37 sono le donne nominate da CAM (è il 43,5% del totale delle nomine effettuate dalla CAM). In altre parole, in CAM una nomina su due spetta a una donna.

Nomine Arbitri effettuate dalle Parti. Le Parti hanno nominato nel 2022 77 arbitri, di questi 7 sono donne (9% delle nomine totali).

Co-Arbitri o altri soggetti. I Co-Arbitri hanno nominato 12 arbitri, di questi 1 nomina è di genere femminile (pari al 8% delle nomine totali).

Dal 2016 - ha dichiarato Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano - insieme ad altre istituzioni internazionali CAM ha sottoscritto un impegno formale il cosiddetto “Pledge” per garantire l’equa rappresentanza del genere femminile nelle Corti Arbitrali internazionali. Da allora è in costante crescita il numero di arbitri donne nominate da CAM: se la nomina di arbitri spetta a CAM una su due è affidata ad un arbitro donna. Auspichiamo che al momento della nomina degli arbitri, le parti, i difensori e i co-arbitri tengano a mente il valore aggiunto che può derivare dal rendere i tribunali maggiormente rappresentativi della partecipazione non solo quantitativa, ma soprattutto qualitativa, delle donne nel mondo dell’arbitrato”.

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