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Un'economia a misura d'uomo per uscire dalla crisi: al via il seminario della Fondazione Symbola

È tutto pronto per l’ottava edizione del Festival della Soft Economy – appuntamento domani (martedì 21) e mercoledì 22 – e per il diciottesimo seminario estivo della Fondazione Symbola – in scena il 23, 24 e 25 luglio – dal titolo “L’Italia che Verrà. Comunità, territori e innovazioni contro paure e solitudini”. I due appuntamenti, realizzati grazie al supporto di UnioncamereCamera di Commercio delle Marche, Regione Marche, Sacro Convento di Assisi, IFEL- Fondazione ANCI e Banca Macerata, non andranno in scena nella loro “cornice naturale”, quella della città di Treia, ma si svolgeranno in via telematica. Durante il seminario interverranno oltre 150 relatori.

Anche in questo caso, come accaduto per molte altre manifestazioni, l’appuntamento è online sulle piattaforme social di Symbola che in questi anni ha saputo coinvolgere i tanti interessati sui temi della sostenibilità, dello sviluppo, della competitività e del posizionamento strategico del Paese. Luogo di confronto e di elaborazione che interroga la politica, la società e l’economia, il Seminario rappresenta una delle principali e più originali piattaforme di incontro, scambio e narrazione delle qualità italiane partendo dalla meccanica all’agroalimentare, passando per la ricerca e il terzo settore fino alla cultura e alla manifattura.

Le emergenze sanitarie ed economiche hanno reso ancora più urgente porre l’attenzione sul messaggio del Manifesto di Assisi, promosso da Symbola e dai francescani del Sacro Convento insieme a tante altre voci autorevoli e semplici cittadini, per un’economia a misura d’uomo contro la crisi. Una prospettiva che parte dall’importanza di saper cogliere i cambiamenti in corso con la crescente forza della green economy; per accelerare la transazione ecologica e digitale è fondamentale indirizzare il lavoro verso la ripresa alimentata dagli investimenti europei che sono in grado anche di rafforzare la coesione sociale con le imprese e le persone al centro del progetto.

Fonte: www.centropagina.it

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