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Il rapporto GreenItaly 2021 di Fondazione Symbola e Unioncamere

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Il Covid non ha fermato gli investimenti green, perché sempre più imprenditori sono consapevoli dei vantaggi competitivi derivanti dalla transizione ecologica. Ma ancora oltre la metà delle imprese manifatturiere percepisce questo passaggio più un vincolo che una opportunità”. E’ quanto ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, nel corso della presentazione della dodicesima edizione del rapporto GreenItaly, oggi a Roma presso la sede di Unioncamere.  “Per dare ulteriore impulso alla transizione ecologica - ha aggiunto il presidente Prete - occorre intervenire: sulla carenza di competenze attraverso percorsi di formazione adeguati; sulla diffusione di una cultura d’impresa più sostenibile; sull’accesso al credito bancario per facilitare il reperimento di risorse destinate investimenti ambientali; sulle norme e sulla fiscalità, semplificando le procedure amministrative oltre a incentivi e agevolazioni; sulla creazione di mercati per la sostenibilità (Green Public Procurement, ecc.); sull’affiancamento da parte delle istituzioni alle imprese, sia nelle problematiche di carattere tecnico e tecnologico, sia di assistenza all’accesso a risorse e servizi.

Il dodicesimo rapporto GreenItaly è stato presentato stamattina a Roma da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Andrea Prete, presidente Unioncamere, Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, Francesco Starace Amministratore Delegato e Direttore generale Enel alla presenza di Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica e Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per l’Economia. Sono intervenuti Catia Bastioli, Amministratore Delegato Novamont; Luca Ruini presidente CONAI. Ha coordinato la conferenza Manuela Rafaiani.

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