Cicli Corradini sas di Corradini Andrea & C.

Sede
Informazioni storiche
Vendita e riparazione biciclette.
Intorno al 1899 Ferruccio Corradini (1884-1942) aprì la prima bottega per la riparazione di velocipedi a Reggio Emilia. Era gestita a conduzione familiare insieme ad un componente della famiglia Cucchi, in via Emilia Santo Stefano: fu così che nacque la “Corradini e Cucchi”. Dopo circa otto anni le famiglie si divisero per intraprendere strade separate e Ferruccio Corradini si trasferì con la bottega in via Guido da Castello. Ferruccio, oltre alla riparazione di velocipedi, iniziò a costruire telai da bicicletta, da città, da uomo e da donna e qualche modello di telai da corsa. Nel 1909, all’Esposizione Generale delle Industrie ed Invenzioni Moderne di Milano gli venne assegnato il Gran Premio Medaglia D’Oro per i prodotti costruiti. Aumentando il lavoro, altri componenti della famiglia entrarono in azienda: i figli Paride, Leonardo (che però, dopo poco, emigrò in Argentina), Ergisto e Oreste. Di comune accordo decisero di aprire altre botteghe. Ergisto Corradini si trasferì in corso Cairoli, Oreste aprì in via Emilia San Pietro. Alla scomparsa del fondatore Ferruccio, la sede di via Guido da Castello restò come deposito e officina per piccole riparazioni gestite da Paride, mentre la produzione dei telai passò a Oreste. Si delineò anche il colore che contraddistingue i telai da bicicletta Corradini, e cioè una tonalità di blu molto scura, tendente all’opaco. Iniziò anche la fornitura di telai a corridori. Dagli anni Sessanta entrarono in attività anche i figli di Oreste, Silvano e Tullio. Dal 1983 l’azienda si è trasferita di nuovo nella sede di via Guido da Castello, e da allora, per esigenze di mercato e strategie artigianali, si è deciso di ridurre, se non concludere del tutto, la produzione di telai Corradini, mentre si è implementata l’attività di commercio di prodotti legati al mondo della bicicletta. La Cicli Corradini nel 1987 è diventata una delle prime aziende in provincia a proporre le biciclette da fuoristrada, le mountain bike, come venivano chiamate all’epoca, i rampichini. Negli ultimi 25 anni si è passati dalla sede storica di via Guido da Castello a locali più ampi restando sempre sull’asse della via Emilia, fino a quando, nel 2015, si è deciso di trasferirsi nella sede attuale in via Kennedy n. 7.