UMBRIA - A Perugia la prima edizione del Festival internazionale per la parità di genere

Ha preso il via ieri a Perugia nella sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni il Festival internazionale per la parità di genere, tre giorni dedicati alle buone pratiche per costruire una società inclusiva e sostenibile.
Tra i protagonisti della prima giornata la Camera di commercio dell’Umbria, che ha curato il panel “La certificazione della parità di genere. Un’opportunità per le imprese”, organizzato dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile (CIF) con il contributo di AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale) Umbria.
Il segretario generale della Camera di commercio, Federico Sisti, ha aperto i lavori ribadendo che la certificazione di parità di genere non è solo un riconoscimento formale, ma “una leva concreta per migliorare produttività, reputazione e benessere aziendale. Le imprese umbre stanno dimostrando di voler crescere anche su questo fronte”.
Ha inoltre annunciato, di concerto con la Regione Umbria, un programma formativo dedicato ad accrescere il numero di imprese certificate, in linea con gli obiettivi del PNRR e con la strategia nazionale di Unioncamere.
Secondo i dati illustrati da Maria Valeria Pennisi di Dintec – il consorzio per l’innovazione tecnologica in house di Unioncamere, Camere di commercio ed ENEA – a giugno 2025 sono 9.795 le aziende certificate in Italia secondo la prassi UNI/PdR 125:2022, di cui 256 umbre. A queste si aggiungono 463 unità locali umbre di imprese con sede legale in altre regioni, a conferma della crescente attenzione del sistema produttivo regionale verso la cultura dell’inclusione. In Italia, il 15% delle aziende certificate appartiene alla categoria delle grandi imprese, il 32% alle medie, il 38% alle piccole e il 15% alle micro imprese.
Da Monica Onori, di Si.Camera collegata da remoto, è arrivata una riflessione sul dato più inaspettato: “La vera sorpresa sono state le piccole imprese: rappresentano il 38% delle aziende certificate. Questo ci dice che il cambiamento parte dal basso, da chi vive ogni giorno la gestione delle risorse umane e capisce quanto la parità migliori l’efficienza”.
Onori ha anche annunciato l’arrivo di nuove regole nella pubblica amministrazione per incentivare ulteriormente la certificazione, tra cui la copertura delle spese di formazione del personale sui temi dell’equità e dell’inclusione.
Il CIF della Camera di Commercio dell’Umbria – guidato da Dalia Sciamannini – ha svolto un ruolo centrale nel promuovere il panel, confermando l’impegno dell’ente camerale nella diffusione di una cultura imprenditoriale inclusiva.
Il Festival internazionale per la parità di genere, sostenuto dalla Camera di commercio dell’Umbria, prosegue fino a sabato con oltre trenta appuntamenti, cento relatori e un unico obiettivo: trasformare la parità in valore economico, sociale e culturale, facendo dell’Umbria un laboratorio di innovazione e rispetto.
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