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Presentato il Rapporto GreenItaly 2022 di Fondazione Symbola e Unioncamere

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“Nell’anno di ripresa post-pandemia, nel 2021, è cresciuta la quota di imprese eco-investitrici, rilanciando il processo di transizione verde del Paese. Si è passato, infatti, da una quota del 21,4% del 2020, anno in cui gli investimenti green avevano comunque tenuto, ad una del 24,3%”. E’ quanto ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, concludendo la presentazione della tredicesima edizione del rapporto GreenItaly, oggi a Roma presso la sede di Unioncamere. “Da anni il nostro mondo produttivo dimostra un’attenzione specifica ai temi della sostenibilità ambientale, e oggi - ha aggiunto il presidente Prete - anche in ragione dell’emergenza energetica, guarda con interesse alle potenzialità delle rinnovabili. Ma, purtroppo, i tempi autorizzativi stanno rallentando l’installazione di impianti per la produzione di questo tipo di energia. Basti pensare che nel 2021 è stata installata solo una potenza pari a 1.351 MW, un dato molto lontano dal target definito dal Governo pari a 70.000 MW da installare entro il 2030”.

Il tredicesimo dodicesimo rapporto GreenItaly è stato presentato stamattina a Roma da Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere. Sono intervenuti Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, Luca Ruini, presidente Conai e Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont. Ha coordinato i lavori la giornalista Manuela Rafaiani.

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