SECAB Società Cooperativa

Sede
Informazioni storiche
Produzione, distribuzione e vendita energia idroelettrica.
Il 25 giugno 1911 venne fondata a Paluzza la Società Elettrica Cooperativa dell’Alto Bût. Si trattava della prima azienda friulana per la produzione e distribuzione di energia idroelettrica sorta in forma di cooperativa. La società forniva al capoluogo di Paluzza energia per l’illuminazione domestica nelle sole ore notturne: l’elettricità era prodotta da un generatore a corrente continua azionato dalla ruota idraulica di una segheria in località “Palombin”. Nel 1913 venne inaugurato l’impianto del Fontanone in Comune di Paluzza, destinato alla produzione di energia elettrica per il consumo privato durante le ore notturne e la nascente industria della zona. Da subito l’azione della cooperativa sul territorio non si limitò alla fornitura di servizi, ma si caratterizzò per la sua forte valenza sociale che si realizzò attraverso forniture gratuite di energia elettrica e sovvenzioni economiche per enti e associazioni benefiche, oltre a corsi gratuiti di formazione professionale per giovani elettricisti. Nel 1925 i soci erano 260 e tra questi figuravano i Comuni di Treppo Carnico, Sutrio, Ravascletto, Paluzza, Ligosullo e Cercivento. Le linee a bassa tensione si sviluppavano per 22 chilometri e 35 erano i chilometri di linee ad alta tensione. All’impianto del Fontanone seguirono quelli di Cima Moscardo, del 1926, e la Centrale di Enfretors del 1932. Nel 1955 si contarono 783 soci e 3590 utenze, mentre il 2 settembre 1956 venne inaugurata la nuova sede sociale a Paluzza. La rete elettrica Secab si estendeva da Ravascletto a Paularo, dal passo di Monte Croce Carnico a Sutrio: vennero realizzati la linea a media tensione per lʼimpianto RAI del Monte Tenchia (1959), lʼelettrodotto Ligosullo-Castel Valdaier (1971), le linee elettriche dello Zoncolan (1973) e di Malga Pramosio e, nel 1978, lʼautomazione degli impianti di Enfretors e del Fontanone. La SECAB rivendicò con forza e determinazione la propria autonomia e indipendenza sopravvivendo alla nazionalizzazione nel momento della nascita dellʼENEL (1962). Tuttavia ciò ne condizionò fortemente lo sviluppo e la crescita fino al 1982 quando finalmente furono innalzati i limiti di legge che vincolavano l’operatività e la produzione. Nel 1986 entrò in esercizio lʼimpianto idroelelettrico di Museis in Comune di Cercivento e nel 1991 quello di Mieli in Comune di Comeglians tracciando il percorso verso l’autosufficienza energetica.