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Trattoria Dino Sas

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
S.a.s.
Camera di Commercio
CCIAA Firenze
Settore
Servizi
Sito web
www.trattorialocandadino.com
Email Impresa
info@trattorialocandadino.com

Sede

Indirizzo
via San Colombano n. 78
Cap
50010
Comune
Scandicci
Provincia
Firenze

Informazioni storiche

Attività Storica
Osteria e bottega
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1897
Descrizione Attività storica

Osteria e bottega con vendita generi alimentari; in seguito anche trattoria e punto telefonico; oggi anche locanda.

Profilo storico

La famiglia Raveggi, proveniente da Milano, si stabilisce nel paese di San Colombano intorno al 1849 avviando, qualche anno dopo, nel 1897, l’attività. Giuseppe, detto Geppo, con la moglie Amabile aprì una bottega nel piccolo borgo di San Colombano, nel comune di Casellina e Torri (oggi Scandicci). Poche abitazioni di contadini, la chiesa (ricostruita nel 1920) ed un mulino proprio accanto alla bottega di Geppo e davanti all'uscio il fosso rigone che portava l'acqua ai campi dei contadini. La bottega di Geppo, situata in prossimità della via pisana, era un punto di ristoro per le "carovane" in entrata o in uscita da Firenze in arrivo o dirette verso Pisa e Livorno, offrendo ai viaggiatori del buon vino (esiste una qualità di uva che porta il nome del paese) e un piatto di minestra con le cicche o i fagioli. Al ritorno dalla Prima guerra mondiale il figlio di Geppo, Dino (nominato cavaliere di Vittorio Veneto), insieme alla moglie Raffaella, detta Fella, prendono le redini della bottega che diventa un punto di ritrovo per il paese e non solo: qui si può mangiare, bere del vino (gottini), fare la spesa, giocare a carte e stare in compagnia, dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro trascorsa nei campi. Con gli anni della Seconda guerra mondiale, dal fascismo all'occupazione nazista, molte sono le storie che coinvolgono la bottega. Negli anni a venire diventa anche rivendita del giornale La Nazione e posto pubblico telefonico, uno dei primi a Scandicci, svolgendo per tutti i cittadini un servizio innovativo e molto importante. La svolta da bottega con mescita a trattoria avviene alla fine degli anni ’50 grazie ai figli di Dino, Giampiero, con i fratelli Giuseppe e Doriana, insieme alla moglie Marisa. La trattoria diventa ben presto un ritrovo per la buone forchette fiorentine e non solo, grazie alla cucina tipica del territorio semplice ma di alta qualità: Marcello Mastroianni, Catherine Deneuve, Roberto Vecchioni, Claudio Baglioni e tanti altri, compresi tutti i sindaci di Scandicci, si sono avvicendati negli anni. Un piatto da ricordare di quegli anni sono i pesciolini fritti vivi, pescati in Arno e portati con dei recipienti di vetro pieni di acqua alla trattoria. Nel novembre del 1966 il paese di San Colombano e la trattoria rimangono vittime dell’alluvione riportando danni notevoli, ma ben presto la trattoria riapre con più l’entusiasmo di prima. A Giampiero subentra il figlio Paolo, insieme alla sorella Anna Maria, la zia Doriana e la moglie Sabrina. La trattoria ha mantenuto fino ad oggi i sapori, la cordialità e la genuinità delle vecchie trattorie toscane, meritandosi molti elogi sulle più importanti guide gastronomiche. Dal 2005 sopra alla trattoria, dove prima si trovava l’abitazione di famiglia, è nata la Locanda Dino.

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