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Festa della donna, i numeri delle aziende agricole "in rosa"

Le donne imprenditrici agricole sono uno dei perni attorno al quale si stanno costruendo “percorsi di economia circolare”, coniugando produttività e sostenibilità. In occasione della festa della donna Coldiretti Pistoia ha fotografato la realtà dell’agricoltura al femminile. In provincia sono oltre il 23% del totale le imprese agricole “in rosa”, i picchi si raggiungono nei comuni collinari e montani. Buggiano conta ben il 44% delle imprese gestite da donne, la percentuale più alta della provincia di Pistoia.

Donne danno grande impulso a ogni attività dell’agricoltura

Multifunzionali per vocazione, le donne imprenditrici agricole sono uno dei perni attorno al quale si stanno costruendo ‘percorsi di economia circolare’, che coniuga produttività e sostenibilità, rispetto per l’ambiente e attenzione al sociale. Coldiretti Pistoia fotografa la realtà dell’agricoltura al femminile in occasione della Festa della Donna. In provincia le imprese agricole al femminile sono oltre il 23% del totale, 764 quelle iscritte nel registro della Camera di Commercio di Pistoia. I soli comuni di Pistoia e Pescia ospitano il 40% delle aziende. “Ma è interessante notare –evidenzia Coldiretti Pistoia- come in alcuni comuni della provincia le imprese in rosa siano oltre un terzo del totale agricole, comuni prevalentemente collinari e montani: Sambuca Pistoiese, Uzzano, Larciano, Montecatini Terme e Buggiano. In quest’ultimo il 44% delle imprese agricole sono condotte da donne imprenditrici. Sono elaborazioni Coldiretti su dati Infocamere-Ufficio statistica Camera di Commercio di Pistoia. “Anche nella nostra provincia il protagonismo femminile –sottolinea la Coldiretti– ha dato impulso a percorsi di economia circolare, che coniuga produttività e sostenibilità, rispetto per l’ambiente e attenzione al sociale”. La festa dell’8 marzo, il cui simbolo è la mimosa, è occasione per evidenziare come il protagonismo femminile ha rivoluzionato l’attività agricola, “lo dimostra l’impulso dato dalla loro presenza nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le fattorie didattiche, i percorsi rurali di pet-therapy, gli orti didattici –spiega Coldiretti-, ma anche nell’agricoltura a basso impatto ambientale, nel recupero delle piante e degli animali in estinzione fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica, oltre che nell’agriturismo”.

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