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PMI: in crescita le aziende italiane che puntano sulla sostenibilità

 

Le PMI italiane investono sempre di più nella sostenibilità, che costituisce ormai un vero e proprio pilastro all’interno delle strategie di business.
D’altronde, il successo di misure come il Piano Transizione 4.0, ex Piano Industria 4.0 ed ex Piano Impresa 4.0, conferma la voglia delle imprese di ridurre il proprio impatto ambientale e investire in tecnologia, innovazione e risparmio energetico.

Secondo il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, sono 36 mila le aziende che intraprenderanno la direzione della transizione 4.0 entro il 2024, di cui il 25% lo farà usando i fondi messi a disposizione dal PNRR. In particolare, la tecnologia svolge oggi un ruolo fondamentale per la transizione energetica, attraverso le moderne soluzioni greentech e l’utilizzo delle energie rinnovabili.
Tra gli interventi più richiesti ci sono l’installazione di impianti fotovoltaici, il monitoraggio dei consumi energetici, i lavori di riqualificazione energetica, le pratiche orientate al risparmio energetico negli ambienti di lavoro, l’adozione di soluzioni circolari, la riduzione dell’uso di materiali plastici e la scelta di alternative più ecologiche.

Come rendere l’ambiente di lavoro sostenibile: i consigli degli esperti.

Una delle sfide che le aziende devono affrontare è rendere sostenibile l’ambiente di lavoro. Come riporta anche il magazine di Lyreco nella sezione dedicata alla sostenibilità, al giorno d’oggi le imprese hanno a disposizione diverse opportunità per ridurre la propria impronta ecologica.
Innanzitutto, è possibile adottare delle pratiche di risparmio energetico negli uffici, attraverso la riduzione degli sprechi per contenere i costi in bolletta e diminuire le emissioni di CO2.

In questo caso è, ad esempio possibile configurare l’ambiente di lavoro affinché sia in grado di sfruttare meglio la luce naturale, riducendo il consumo elettrico per l’illuminazione. Inoltre, è possibile dotare le postazioni di lavoro con prese con interruttore e configurare il pc con la funzione di standby automatica.
Bisogna anche gestire i rifiuti in azienda in modo ottimale, dotando gli ambienti lavorativi di contenitori per la raccolta differenziata e sensibilizzando i dipendenti sul corretto smaltimento dei vari materiali.

Particolare attenzione bisogna dedicare ai rifiuti pericolosi per la salute e l’ambiente, come nel caso dello smaltimento delle pile in azienda, le quali vanno raccolte separatamente dagli altri rifiuti e distinte in base al codice identificativo della pila, per poi essere affidate ad aziende e impianti autorizzati.
Non bisogna nemmeno trascurare la mobilità aziendale sostenibile, per esempio considerando l’impiego di auto elettriche nella flotta, la promozione di forme di micromobilità elettrica per gli spostamenti brevi come bici o monopattini, nonché l’utilizzo di servizi di sharing per ottimizzare l’utilizzo dei mezzi e ridurre l’impronta di carbonio.
Anche nella scelta del materiale da ufficio è possibile preferire alternative eco-friendly, come la carta da stampante certificata FSC, Ecolabel e PEFC o risme di carta riciclata, oppure i prodotti monouso plastic free realizzati in carta, bambù e bioplastica biodegradabile e compostabile.
Come le aziende possono accelerare la transizione green. La transizione ecologica verso la sostenibilità è un percorso complesso ma necessario, in cui trovare il giusto equilibrio tra le risorse a disposizione e le esigenze aziendali.
Secondo gli esperti è fondamentale che le imprese siano in grado anzitutto di attrarre talenti, valorizzando le risorse aziendali e introducendo nell’organizzazione persone capaci di guidare il cambiamento.
D’altronde, i giovani laureati sono più consapevoli dell’importanza della sostenibilità nel business, perciò possono apportare notevoli benefici alle aziende in termini di impegno, innovazione e creatività rivolte alla transizione green.
Bisogna anche investire nella formazione, lavorando sull’alfabetizzazione ambientale dei dipendenti, inoltre è indispensabile monitorare gli interventi realizzati per capire se stanno funzionando e in quale misura.
Senza dubbio si tratta di un processo articolato, che richiederà molti anni per essere portato a compimento, ma sarà in grado di offrire opportunità e benefici notevoli per il business aziendale e per l’ambiente.

Fonte: www.askanews.it

 

 

 

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