Il nuovo Mercato Unico UE: meno ostacoli, più competitività

Dalla sua nascita oltre 30 anni fa, il mercato unico è stato un potente catalizzatore per la prosperità dell’UE. Da allora, il PIL dell'UE è cresciuto del 4% e sono stati creati 3,6 milioni di posti di lavoro. Con 26 milioni di imprese e 450 milioni di consumatori, l'Europa è oggi il secondo più grande mercato globale, con un PIL di 18 trilioni di euro (18% dell'economia globale). Ma i problemi rimangono, soprattutto per gli Stati membri che rallentano l'armonizzazione o non applicano le norme in vigore.
Per rafforzare la competitività dell'Europa, la Commissione ha dunque presentato una nuova strategia per il mercato unico, che risponde al bisogno di un Single Market realmente integrato. La strategia presenta proposte per affrontare le barriere esistenti, con particolare attenzione ai 10 ostacoli più dannosi individuati a seguito di un'apposita consultazione. Ad esempio, verranno presentate misure di armonizzazione per la circolazione delle merci, come un passaporto digitale per i prodotti accessibile tramite un codice QR per superare le diverse norme di etichettatura dell'UE27. Anche per quanto riguarda la fornitura di servizi, ostacolata da numerosi vincoli nell'UE, l'Esecutivo europeo propone misure concrete per settori specifici, anche se in modo più graduale. Inoltre, si porranno le basi per un 28° regime per le imprese, a partire dal 2026. La strategia mira, inoltre, a semplificare il contesto imprenditoriale attraverso la digitalizzazione delle procedure e a promuovere l'uso predefinito degli strumenti digitali. Introduce un nuovo e semplice strumento per la verifica dello status di PMI, lo "SME ID", disponibile online in tutte le lingue dell'UE per poter individuare una PMI in tutti gli Stati membri solo se necessario. Il Single Digital Gateway, il sistema tecnico Once Only, il Digital Product Passport, la fatturazione elettronica, il European Business Wallet di prossima adozione, il sistema di interconnessione dei registri delle imprese e l'identificativo unico europeo per le aziende, e varie altre iniziative volte a semplificare lo scambio di dati e la rendicontazione digitale, creeranno collettivamente un ecosistema coeso di soluzioni digitali.
Altre misure di semplificazione sono presentate nel quarto pacchetto "Semplificazione omnibus", pubblicato dalla CE parallelamente alla Strategia, con l’obiettivo di ridurre di 400 milioni di euro i costi amministrativi per le SMEs entro la fine di questo mandato. Il Pacchetto riguarda principalmente l’introduzione di una nuova definizione di piccole imprese a media capitalizzazione (small midcaps); finora, infatti, le PMI che superano i 250 dipendenti sono state considerate alla stregua delle grandi imprese in base alle norme vigenti, con conseguente aumento degli obblighi di conformità. La nuova categoria - ossia le imprese con meno di 750 dipendenti e fino a 150 milioni di euro di fatturato o fino a 129 milioni di euro di attività totali - riguarda circa 38.000 imprese europee che accederanno per la prima volta a determinati vantaggi riservati alle PMI, come deroghe specifiche ai sensi del GDPR o norme semplificate.
Per supervisionare l'applicazione delle norme del Single Market, gli Stati membri dovranno nominare uno “Sherpa”, cioè un rappresentante di alto livello per il mercato unico .
chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu
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