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Legalità economica per le scuole

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Unioncamere sostiene e promuove l’azione delle Camere di commercio per lo sviluppo di programmi formativi rivolti alle scuole in materia di educazione alla legalità economica attraverso:

-   Il coordinamento nazionale ed inter istituzionale volto a coordinare e valorizzare i programmi formativi delle Camere di commercio all’interno delle strategie nazionali, curandone la loro rispondenza ai contenuti del processo di riforma della scuola. A tale fine è stata avviata un’attività di collaborazione inter istituzionale con il MIUR e altre 14 istituzioni che ha visto la sua formalizzazione nella sottoscrizione della Carta d’intenti L’educazione economica come elemento di sviluppo e crescita sociale”. 

-    Lo sviluppo di linee di azioni per l’educazione alla legalità economica direttamente realizzati  dall’Unioncamere per fornire alle Camere di commercio dei prodotti e dei contenuti utilizzabili nei corsi di formazione. Come nel caso dei prodotti realizzati con Infocamere sulla trasparenza e la conoscenza del mercato e delle imprese, slides e video o dei programmi per le scuole realizzati con le istituzioni firmatari della Carta d’intenti.
Slides >> Video >> Programmi >>

-    La diffusione presso le scuole dell’offerta formativa delle Camere di commercio. La diffusione formale del ruolo delle Camere e della loro area di attività è garantita direttamente dal MIUR attraverso l’invio di una circolare annuale a tutti gli istituti scolastici d’Italia.

-   La raccolta e la valorizzazione delle esperienze  maturate dalle Camere di commercio nella loro attività rivolta alle scuole. Attività che è consultabile accedendo alla “banca delle esperienze”all'interno del sito Forum reti e progetti per la legalità nell'economia 

I programmi formativi svolti dalle Camere di commercio in materia di educazione alla legalità economica  rispondono quindi pienamente a quanto indicato dalla legge di riforma del sistema nazionale di istruzione (legge 13 luglio 2015, n. 107), la stessa che istituisce il Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro.
In tale contesto ogni Camera di commercio sviluppa, in base alla propria lettura delle esigenze del territorio, specifici programmi formativi che sono comunque inscrivibili in tre aree che hanno come fattore comune quanto previsto dall’articolo 1 della citata legge 107, ossia lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, oltre che al potenziamento delle conoscenze in materia economica e di educazione all’autoimprenditorialità.

1.    La trasparenza e la conoscenza del mercato e delle imprese
E’ un programma di azioni formative volte a consentire la conoscenza degli strumenti e delle modalità per accedere digitalmente alle informazioni sul mondo delle imprese. Informazioni che sono contenute all’interno del Registro delle Imprese: l’anagrafe economica e strumento di trasparenza e pubblicità legale gestito dalle Camere di commercio che contiene le informazioni ufficiali su tutte le aziende italiane.

2.    L’autoimprenditorialità
E’ un programma di azioni formative funzionali a sostenere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, attraverso attività mirate di formazione e accompagnamento all’avvio d’impresa; viene dato spazio in particolare ai processi di legalità che tutelano l’ambiente e i consumatori. Le azioni di formazione volte allo sviluppo delle capacità imprenditoriali sono accompagnate alla messa a disposizione di strumenti e banche dati curate dalla Pubblica Amministrazione.

3.    La cooperazione e l’impresa sociale
È un programma volto alla conoscenza delle opportunità e il funzionamento dell’impresa sociale anche in funzione della gestione delle aziende confiscate alle mafie.
In particolare viene approfondito:
-    il progetto imprenditoriale (dalla redazione del piano d’impresa alle azioni di marketing);
-   le modalità di sviluppo del progetto imprenditoriale (dalla contabilità alla scelta della forma societaria).
Trasversale è la focalizzazione sul tema del riutilizzo dei beni e delle aziende confiscate come esempio di una modalità di sviluppo economico, che metta al centro il territorio e il capitale sociale, e di sviluppo delle competenze imprenditoriali in un’ottica di etica e giustizia sociale.

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