Cerca

L'INTERVISTA - Muriel Attané

MA SCR
  • Quali sono la vision e la mission di EARTO, l'Associazione Europea delle Organizzazioni di Ricerca e Tecnologia?

EARTO è l'Associazione Europea delle Organizzazioni di Ricerca e Tecnologia, fondata nel 1999 e che attualmente rappresenta oltre 350 Organizzazioni di Ricerca e Tecnologia (RTO) in più di 32 paesi, europei e non. La nostra missione è essere la voce delle RTO, promuovendo il loro ruolo come attori chiave nell'ecosistema dell'innovazione europeo.

Lavoriamo a stretto contatto con le Istituzioni Europee per garantire che le politiche e i programmi di finanziamento per la RS&I (Ricerca, Sviluppo e Innovazione) rispondano alle esigenze dei nostri membri, ossia i centri di ricerca applicata. Contribuiamo regolarmente alle discussioni politiche sulla legislazione europea, la competitività industriale, le infrastrutture tecnologiche e, in generale, i programmi di RS&I. Allo stesso tempo, favoriamo lo scambio di informazioni e la collaborazione all’interno della nostra comunità di ricerca e innovazione attraverso gruppi di lavoro dedicati, task force ed eventi. Grazie ai nostri solidi legami con l’industria, i governi nazionali e le associazioni a livello europeo, siamo sempre al passo con gli sviluppi del settore e forniamo aggiornamenti e risposte tempestive ai nostri membri.

La nostra priorità è garantire che l’Europa continui a investire in modo ambizioso nella RS&I e nelle infrastrutture tecnologiche. Difendiamo solidi Programmi Quadro UE come Horizon Europe e i suoi successori, con un supporto dedicato alla ricerca applicata e ai TRL (Technology Readiness Levels) che contribuiscono a colmare la cosiddetta “valle della morte”. Miriamo anche a rafforzare il riconoscimento delle RTO come partner strategici e attori chiave nella politica industriale europea. È fondamentale che i quadri normativi creino condizioni favorevoli affinché le RTO collaborino con il mondo accademico e l’industria, supportino le PMI e costruiscano solidi ecosistemi di ricerca, sviluppo e innovazione in tutte le regioni.

  • La Commissione Europea ha recentemente pubblicato la strategia per Startup e Scaleup: qual è la vostra posizione?

In EARTO abbiamo accolto con favore l’iniziativa della Commissione Europea di sviluppare una strategia completa per le Startup e Scaleup. Inoltre, siamo stati lieti di aver contribuito con diverse raccomandazioni alla consultazione pubblica avviata dalla Commissione all’inizio di quest’anno. Le RTO sono infatti attori chiave nell’ecosistema europeo delle startup e scaleup: agiscono come catalizzatori dell’innovazione, lanciando le proprie spin-off deep-tech e fornendo supporto critico a startup e scaleup.

I dati raccolti nel nostro Rapporto sull’Impronta Economica 2024 dimostrano l’impatto delle RTO. Il rapporto evidenzia che, nel periodo analizzato, solamente 15 RTO hanno generato collettivamente circa 40 miliardi di euro di fatturato e impiegato oltre 150.000 professionisti altamente qualificati in tutta Europa, producendo significativi ritorni economici e sociali sugli investimenti pubblici. Inoltre, queste RTO hanno dato vita a circa 400 spin-off deep-tech, dimostrando così il loro ruolo fondamentale nella creazione di nuove catene del valore e capacità industriale in tutta l’Unione.

Questi dati sono ulteriormente confermati da un recente rapporto del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione intitolato “Deep tech entrepreneurship in Europe and the crucial role of RTOs fostering impactful industrial spin-offs”, che mostra come le spin-off deep-tech delle RTO non solo trasformino la ricerca d’avanguardia in prodotti pronti per il mercato, ma producano anche effetti di reindustrializzazione regionale, creazione di posti di lavoro di alta qualità e contribuiscano all’autonomia strategica dell’Unione. Queste spin-off spesso generano nuove catene di approvvigionamento, attraggono capitali privati e favoriscono la collaborazione con PMI regionali e grandi industrie.

In questo contesto, abbiamo specificamente proposto che la strategia europea per Startup e Scaleup rafforzi il ruolo delle RTO e aumenti il supporto finanziario disponibile per spin-off e scale-up deep-tech attraverso nuovi strumenti finanziari. Abbiamo inoltre sottolineato la necessità di favorire la creazione di venture builder deep-tech e di promuovere fondi di venture capital europei dedicati alla creazione e crescita di attività industriali tangibili – raccomandazioni poi condivise anche dal rapporto del JRC.

La strategia presentata dalla Commissione include alcune proposte che seguiremo da vicino con i nostri membri. Tra queste vi sono il lancio di un nuovo Scaleup Europe Fund, che lavorerà in complementarità con InvestEU e altri strumenti della Banca Europea per gli Investimenti, lo sviluppo di definizioni chiare per startup, scaleup e imprese innovative (ancora carenti nell’ecosistema), l’introduzione di un 28° regime per semplificare il quadro normativo con un unico set di regole e lo sviluppo di un quadro per la valutazione della proprietà intellettuale (PI) per facilitare il finanziamento garantito dalla PI.

Guardando al futuro, crediamo fermamente che, integrando ulteriormente le RTO come “fabbriche deep-tech” - come evidenziato dal rapporto del JRC - e potenziando i meccanismi di supporto finanziario e industriale, l’Europa possa garantire che la propria eccellenza scientifica si traduca in leadership industriale, in linea con la visione strategica delineata nel Rapporto Draghi sulla competitività europea.

 

  • La proposta per il prossimo Quadro di Finanziamento Pluriennale (QFP) è stata appena pubblicata. Quali sono le vostre aspettative riguardo al Programma Quadro per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione (FP10)?

Prima di tutto, come indicato nella nostra ultima pubblicazione, abbiamo accolto con favore l’annuncio della Presidente von der Leyen secondo cui “Horizon Europe 2.0” avrebbe mantenuto la sua identità, pur legandosi al nuovo Fondo per la Competitività. L’Europa deve recuperare terreno nella corsa tecnologica globale, in particolare per quanto riguarda gli investimenti pubblici e privati nella RS&I rispetto a USA e Cina. Pertanto, l’impegno verso la leadership tecnologica europea deve continuare a tradursi in politiche e strumenti efficaci, accompagnati da investimenti adeguati e tempestivi.

Siamo particolarmente soddisfatti che la proposta per il Fondo per la Competitività e “Horizon Europe 2.0” rifletta un forte impegno nei confronti dello sviluppo tecnologico e degli investimenti in RS&I, un passo fondamentale per rafforzare la leadership scientifica dell'Europa e colmare il divario innovativo. Il documento infatti prevede un budget di 175,3 MLD assegnato ad Horizon Europe 2.0, sotto il tetto del Fondo per la Competitività – un aumento del ben 87,2% rispetto al periodo precedente. Tuttavia, come sappiamo bene, il diavolo è nei dettagli e noi li analizzeremo tutti meticolosamente, incluso il budget assegnato al Pillar II e alle Infrastrutture Technologiche.

Per noi inizia ora il processo di analisi dell’intero pacchetto del QFP, per prepararci a fornire feedback costruttivi e lavorare fianco a fianco con tutte le istituzioni europee durante il periodo di negoziazione dei prossimi due anni.

  • La Piattaforma STEP (Strategic Technologies for Europe Platform) ha appena celebrato un anno di attività: che impatto ha avuto sul vostro lavoro e su quello dei vostri membri?

Dalla creazione della Piattaforma per le Tecnologie Strategiche Europee (STEP), la collaborazione tra la stessa ed EARTO è stata non solo auspicabile ma essenziale. I nostri membri si trovano al centro dell’ecosistema di RS&I europeo. Svolgono un ruolo unico nel colmare il divario tra ricerca fondamentale e soluzioni pronte per il mercato, contribuendo a ridurre i rischi degli investimenti in nuove tecnologie e accelerando lo scaleup industriale. Questo significa che le RTO sono idealmente posizionate per contribuire agli obiettivi di STEP, assicurando che l’Europa possa sviluppare, implementare e tutelare tecnologie critiche vitali per la nostra competitività e autonomia a lungo termine.

I membri di EARTO possiedono una profonda competenza tecnologica e una visione industriale avanzata in un’ampia gamma di settori – dai semiconduttori alle tecnologie verdi, dalla manifattura avanzata alla salute e alla difesa. Grazie al loro approccio mission-oriented, le RTO già realizzano progetti in linea con gli obiettivi di STEP – sia che si tratti di potenziare le capacità dell’UE nel settore dei microelettronici di nuova generazione, di supportare la decarbonizzazione industriale o di garantire catene di approvvigionamento resilienti per le materie prime critiche. Crediamo che, lavorando insieme alla Commissione, le RTO possano fornire spunti pratici e basati sui dati per definire l’elenco in evoluzione delle tecnologie critiche di STEP e contribuire a progettare misure efficaci per mitigare i rischi e le dipendenze delle catene di fornitura.

attane@earto.eu

Aggiornato il