28° regime: parola agli stakeholder

La consultazione pubblica sul 28° regime - 28th regime – a single harmonized set of rules for innovative companies throughout the EU - è appena stata pubblicata dalla Commissione europea e sta già generando reazioni e contributi da imprese e associazioni europee. Tra queste Eurochambres, che ha avviato un confronto interno con le Camere di commercio europee associate, ed EBRA, l’Associazione Europea dei Registri delle Imprese.
Il 28º regime - annunciato nella Bussola per la competitività, oltre che nelle strategie su start-up e scale-up e Mercato unico - fornirà un insieme unico di norme, potenzialmente con modalità progressive e modulari. Includerà un quadro di diritto societario dell'UE, basato su soluzioni digitali by default, e aiuterà a superare gli ostacoli che si frappongono alla costituzione, all'espansione e alle attività delle imprese innovative nel mercato unico.
A tal fine, si semplificheranno le norme applicabili e si ridurranno i costi del fallimento, trattando aspetti specifici nelle branche pertinenti del diritto, tra cui il diritto fallimentare, il diritto del lavoro e il diritto tributario. L'iniziativa prevista sarà complementare ad altre che si occuperanno degli ostacoli cui le imprese dell'UE devono far fronte, tra cui il Portafoglio europeo delle imprese (European Business Wallet) e l'atto legislativo europeo a favore dell'innovazione.
Sulla scia della consultazione, che resterà aperta fino al 30 settembre, sarà elaborata una valutazione d'impatto per sostenere la preparazione di questa proposta e contribuire alla decisione della Commissione. L'adozione della proposta legislativa è prevista per il primo trimestre del 2026.
Pur essendo aperta ai contributi di tutti i portatori di interessi, la consultazione pubblica si rivolge in particolare alle imprese, nello specifico a imprese innovative, start-up e scale-up, ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e industriali, agli imprenditori, agli investitori, agli operatori della giustizia, alle autorità degli Stati membri, ai registri delle imprese, ai sindacati e al mondo accademico.
Per orientarsi e approfondire il tema, si rinvia al nostro primo articolo sul 28° regime disponibile a questo link.
chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu
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