Novità legislative
Aggiornamenti sulla legislazione e sulla giurisprudenza dell’Unione Europea sulle tematiche di maggiore interesse per le Camere di Commercio:
02/12 Modifiche al pacchetto sulla Cibersicurezza
Il 2 dicembre il Consiglio ha adottato 2 nuovi atti legislativi, il Regolamento sulla cibersolidarietà e la modifica del regolamento sulla cibersicurezza per quanto riguarda i servizi di sicurezza gestiti, per rafforzare la resilienza dell'UE contro le minacce informatiche e migliorare la cooperazione tra gli Stati membri. Il nuovo regolamento istituisce un sistema di allarme UE, una rete di poli informatici nazionali e transfrontalieri per rilevare minacce e garantire risposte coordinate ed efficaci. Esso crea inoltre un meccanismo per le emergenze che prevede la preparazione (verifiche di vulnerabilità presso operatori di settori critici) in vista di attacchi, una riserva dell’UE per la cibersicurezza (operatori privati pronti a intervenire su richiesta) e l’assistenza tecnica reciproca tra Stati membri e istituzioni dell’UE. Infine, il regolamento stabilisce un nuovo meccanismo di riesame degli incidenti, il quale valuterà l’efficacia delle azioni intraprese, dell’utilizzo della riserva e dell’impatto sulle capacità industriali e di servizio. Per quanto riguarda la modifica al Regolamento sulla Cibersicurezza (2019), verranno introdotti nuovi sistemi di certificazione per i “servizi di sicurezza gestiti” (ossia gestione degli incidenti, test di penetrazione, audit, consulenza), migliorando qualità, affidabilità e uniformità del mercato interno.
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19/11/2024 - Regolamento sui rating ESG
Il Consiglio ha adottato il 19 novembre un nuovo regolamento sulle attività di rating ambientale, sociale e di governance (ESG), il quale verrà presto pubblicato in gazzetta ufficiale. Il regolamento va a modificare i rating ESG, rendendoli più coerenti, trasparenti e comparabili, con l’obbiettivo di rafforzare la fiducia degli investitori nei prodotti finanziari sostenibili. I rating ESG sono valutazioni che forniscono un parere sul profilo di sostenibilità di un’impresa o di uno strumento finanziario, con attenzione all'impatto su società e ambiente e ai rischi di sostenibilità. I fornitori di rating ESG con sede nell'UE dovranno essere autorizzati dall'ESMA (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), e verranno vigilati dall’ESMA stessa. I fornitori dovranno infine rispettare degli obblighi specifici di trasparenza, tra i quali fornire informazioni dettagliate sulla metodologia e sulle fonti utilizzate. Regole diverse saranno invece applicate ai fornitori esterni all'UE.
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19/11/2024 - Certificazione per gli assorbimenti di carbonio e la riduzione delle emissioni
Il Consiglio ha approvato il primo regolamento UE per la certificazione di assorbimenti permanenti di carbonio, carboniocoltura e stoccaggio nei prodotti, per supportare la neutralità climatica entro il 2050. Il quadro volontario copre tre ambiti: assorbimenti permanenti per secoli (bioenergia, cattura diretta con stoccaggio), stoccaggio del carbonio in prodotti di lunga durata (min. 35 anni) e carboniocoltura per sequestrare carbonio o ridurre emissioni dal suolo (min. 5 anni, come rimboschimento, ripristino torbiere). Le attività saranno certificate se rispettano quattro criteri: apportano un beneficio quantificabile, sono addizionali rispetto agli obblighi normativi, puntano allo stoccaggio a lungo termine e non causano impatti ambientali negativi, ma favoriscono la sostenibilità. La verifica sarà affidata a organismi di certificazione terzi. Entro quattro anni, la Commissione istituirà un registro elettronico UE per garantire trasparenza e tracciabilità delle unità certificate.
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16/11/2024 - Bilancio annuale dell'UE 2025
Il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno raggiunto l'accordo sul bilancio annuale dell'UE per il 2025. Il bilancio ammonta a 199,4 miliardi di euro, e alloca la maggior parte delle risorse a coesione economica, sociale e territoriale (66,4 miliardi) ed a risorse naturali e ambiente (56,7 miliardi). Altri settori chiave includono innovazione e digitale (21,5 miliardi), vicinato e mondo (16,3 miliardi), e gestione delle migrazioni e sicurezza (7,4 miliardi combinati). Il piano incorpora i cambiamenti concordati nella revisione intermedia del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) all'inizio di quest'anno. Il bilancio sarà formalmente adottato dal Consiglio dell'Unione Europea e dal Parlamento Europeo, con il voto in plenaria il 27 novembre 2024.
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05/11/2024 - Pacchetto IVA nell’era digitale
Il 5 novembre il Consiglio ha raggiunto un accordo sul pacchetto IVA (tre atti): una Direttiva, un Regolamento e un Regolamento di esecuzione. Questi renderanno completamente digitali gli obblighi di comunicazione IVA per le operazioni transfrontaliere entro il 2030, con i dati trasmessi automaticamente alle amministrazioni fiscali nazionali, condivisi nel nuovo sistema che analizzerà le attività sospette. Inoltre, imporranno alle piattaforme online di pagare l'IVA sui servizi di locazione di alloggi a breve termine e sui servizi di trasporto di passeggeri, se i fornitori non la addebitano. Gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nel definire “locazione di alloggi a breve termine” e nell’esentare le piccole e medie imprese (PMI), godranno inoltre di un breve periodo transitorio per l'applicazione di tali norme. Infine, gli sportelli IVA online saranno migliorati per evitare registrazioni costose in ogni Stato membro. L'IVA potrà essere traferita all'acquirente nelle transazioni tra imprese quando il fornitore non è nello Stato membro in cui l'IVA è dovuta. Questi cambiamenti combatteranno la frode fiscale e supporteranno le imprese. I testi saranno approvati dal Parlamento e formalmente adottati dal Consiglio prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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05/11/2024 - Ampliamento Conti Economici Ambientali
Il 5 novembre il Consiglio ha adottato formalmente il Regolamento modificato relativo ai conti economici ambientali europei, che integra dati economici e ambientali per supportare il Green Deal europeo, allo scopo di sostenere il monitoraggio e la valutazione dei progressi compiuti dall'UE nel conseguimento dei suoi obiettivi ambientali. L'ambito dei conti economici ambientali è stato ampliato per includere conti degli ecosistemi (estensione, stato e servizi forniti dagli ecosistemi), delle foreste (superfici forestali ed estrazione di legname) e contributi ambientali (risorse che supportano il Green Deal). Gli Stati membri inizieranno a trasmettere tali dati alla Commissione (Eurostat) nel 2025 e nel 2026. È stato introdotto inoltre un nuovo portale per sintetizzare e rendere accessibili i dati economici ambientali, gestito dalla Commissione (Eurostat) dal dicembre 2024 e in futuro disponibile sul sito web di Eurostat. Il testo è stato approvato nella procedura legislativa ordinaria e sarà ora pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.
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04/11/2024 - Regole per i rapporti di trasparenza ai sensi del Digital Services Act
La Commissione Europea ha adottato un Regolamento di Esecuzione che definisce le regole e i modelli per i rapporti di trasparenza da parte dei fornitori di servizi intermedi ai sensi del Digital Services Act (DSA). IL DSA, infatti, prevede l’obbligo per i fornitori di servizi intermedi di pubblicare rapporti di trasparenza che descrivano nel dettaglio le loro pratiche di moderazione dei contenuti. Il nuovo Regolamento di Esecuzione standardizza il formato, il contenuto e i periodi di rendicontazione di questi rapporti, fornendo dettagli sulle pratiche di moderazione e includendo categorie di informazioni specifiche. Il Regolamento risolve le incongruenze emerse dalle pratiche passate, introducendo modelli di rapporto e periodi uniformi. I fornitori inizieranno a raccogliere i dati secondo la nuova metodologia a partire dal 1° luglio 2025, con i primi rapporti armonizzati previsti per l’inizio del 2026. Per quanto riguarda i requisiti per le dichiarazioni nel DSA Transparency Database previsti dal DSA, anch’essi saranno allineati al Regolamento di Esecuzione. I fornitori dovranno adeguarsi entro il 1° luglio 2025.
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30/10/2024 - Pacchetto Allargamento 2024
La Commissione europea ha adottato il suo pacchetto annuale sull'allargamento, che fornisce una valutazione dettagliata dello stato di avanzamento e dei progressi compiuti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Georgia, Repubblica di Moldova, Ucraina e Turchia, nei rispettivi percorsi di adesione all'UE. Le valutazioni sono accompagnate da raccomandazioni e indicazioni sulle priorità di riforma.
Il processo di allargamento ha acquisito nuovo slancio nel corso del 2023 e del 2024. Il 15 ottobre 2024 è stato aperto il cluster dei fondamentali con l'Albania. I negoziati di adesione sono stati avviati con l'Ucraina e la Moldavia in occasione delle prime conferenze intergovernative del giugno 2024. Avendo soddisfatto i parametri intermedi per i capitoli sullo Stato di diritto, il Montenegro è in procinto di chiudere provvisoriamente altri capitoli negoziali. Nel marzo 2024, il Consiglio europeo ha deciso di aprire i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina. Il processo di screening è stato completato con l'Albania e la Macedonia settentrionale alla fine del 2023.
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17/10/2024 - Nuove norme di attuazione in materia di cibersicurezza
La Commissione europea ha adottato nuove norme di attuazione in materia di cibersicurezza, nell'ambito della Direttiva UE 2022/2555 (Direttiva NIS 2), con l'obiettivo di rafforzare la ciberresilienza delle infrastrutture digitali critiche nell'Unione. Il regolamento, che entrerà in vigore il giorno successivo alla sua adozione, specifica le misure di gestione del rischio di cibersicurezza che le aziende devono adottare e i criteri per determinare quando un incidente di cibersicurezza debba essere considerato significativo. In caso di un incidente rilevante, le imprese che forniscono infrastrutture e servizi digitali avranno l'obbligo di segnalarlo tempestivamente alle autorità nazionali competenti. Le disposizioni si applicano a specifiche categorie di imprese fornitrici di servizi digitali, fra cui: i mercati online, i motori di ricerca, i fornitori di cloud computing e di data center nonché le piattaforme di social networking.
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14/10/2024 – Nuove norme per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme digitali
Il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato nuove disposizioni riguardanti le condizioni di lavoro per i lavoratori delle piattaforme digitali, un settore che coinvolge oltre 28 milioni di persone all'interno dell'Unione. La Direttiva stabilisce che l'utilizzo degli algoritmi nella gestione delle risorse umane debba essere soggetto a monitoraggio da parte di personale qualificato, con la possibilità per i lavoratori di contestare le decisioni automatizzate. L’atto prevede inoltre misure per chiarire la situazione occupazionale dei lavoratori delle piattaforme digitali, introducendo una presunzione legale di rapporto di lavoro negli ordinamenti giuridici degli Stati membri. Tale presunzione si applica in presenza di elementi che indicano controllo e direzione da parte della piattaforma, con l'obiettivo di definire in modo più chiaro il loro status giuridico. Gli Stati membri avranno un periodo di due anni per recepire le disposizioni della direttiva nei rispettivi ordinamenti nazionali.
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10/10/2024 - Adozione Direttiva sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi
Il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato una Direttiva per aggiornare la normativa sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi, estendendo la definizione di "prodotto" a software e file per la fabbricazione digitale. Oltre a tutelare i consumatori, l'atto mira a incentivare l'adozione di nuove tecnologie e a garantire una maggiore chiarezza giuridica per i produttori. Inoltre, nel caso in cui un prodotto difettoso sia venduto su una piattaforma online, quest'ultima può essere ritenuta responsabile al pari di qualsiasi altro operatore economico. Nel contesto dell'economia circolare, chi modifica o ripara un prodotto senza il controllo del fabbricante originario sarà responsabile per eventuali danni. La Direttiva semplifica anche l'accesso agli elementi di prova per il danneggiato e introduce regole specifiche per i prodotti provenienti da paesi terzi, attribuendo la responsabilità all'importatore o al rappresentante nell'UE. In caso di difficoltà eccessive per il consumatore nel dimostrare il difetto o il nesso causale, l’atto prevede che il giudice possa richiedere anche solo la dimostrazione della probabilità di tali elementi.
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13/01/2022Programmazione 21-27
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22/02/2021Economia & Finanza
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22/02/2021Ambiente & Economia circolare
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22/02/2021Imprenditorialità & PMI
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22/02/2021Mercato interno
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22/02/2021e-Government & Registro Imprese
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22/02/2021Concorrenza & Aiuti di Stato
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22/02/2021Digitalizzazione
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22/02/2021Formazione & Lavoro
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22/02/2021Agricoltura & Pesca
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27/03/2024Internazionalizzazione & Allargamento UE