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L'INTERVISTA - Balázs Ujvári

Agri

Nel febbraio 2025 il Commissario Hansen ha presentato la comunicazione “Vision for Agriculture and Food”. Potrebbe descrivere brevemente la “visione” contenuta nel documento?

La comunicazione Vision for Agriculture and Food illustra la riflessione della Commissione europea sul futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione in Europa. Il settore agroalimentare europeo dispone di molti punti di forza ed è un leader mondiale in termini di salute, sicurezza, qualità, sostenibilità e innovazione nella produzione alimentare. Su queste basi dobbiamo continuare a costruire. L’Unione del 2040 dovrà essere un luogo in cui l’agricoltura e la produzione alimentare prosperano pur con le loro differenze, un settore attrattivo per le nuove generazioni e al tempo stesso competitivo, resiliente, equo ed orientato al futuro.

Il nostro obiettivo è rafforzare l’attrattività della professione agricola, affinché possa continuare a prosperare, innovare e offrire alla società i suoi molteplici benefici — oggi, domani e nel 2040. La Vision individua quattro aree prioritarie per orientare il futuro dei sistemi agricoli e alimentari europei, fondate su due pilastri essenziali: la semplificazione, per ridurre la burocrazia eccessiva a carico degli agricoltori e delle imprese della filiera, e l’innovazione, per favorire soluzioni che accompagnino una transizione sostenibile.

Il documento sottolinea le modalità con le quali le priorità debbano essere sviluppate in maniera inclusiva, in stretta cooperazione con gli stakeholders.

Le quattro aree d’intervento sono:

  1. costruire un settore attrattivo che garantisca un tenore di vita equo e crei nuove opportunità di reddito;
  2. rafforzare la competitività e la resilienza in un contesto globale complesso;
  3. rendere il settore agroalimentare più sostenibile e in armonia con la natura;
  4. valorizzare il settore alimentare, promuovendo condizioni di vita e di lavoro eque in aree rurali dinamiche.

La Vision propone anche un nuovo metodo di lavoro, basato su fiducia e dialogo lungo l’intera filiera agroalimentare, nell’UE e a livello globale. La Commissione continuerà quindi a mantenere un dialogo permanente con tutti gli attori interessati, invitando non solo le Istituzioni europee ma anche le parti sociali e i portatori di interesse a contribuire attivamente allo sviluppo e all’attuazione delle iniziative previste nella comunicazione.

Entro la fine del 2025 sarà pubblicata la proposta per la nuova PAC: su quali priorità sta lavorando la Commissione e come saranno distribuite le risorse?

Il 16 luglio la Commissione ha presentato la proposta per un nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), ambizioso e dinamico, a valere per il settennato 2028 - 2034. Il Quadro doterà l’Europa di un bilancio a lungo termine per trasformarsi in un’economia e in una società indipendente, prospera e sicura nel prossimo decennio.

La PAC del futuro sarà allineata ai nuovi meccanismi semplificati di attuazione dei programmi di spesa dell’UE previsti dal QFP e farà parte del Fondo di partenariato nazionale e regionale e dei relativi piani. Questo quadro finanziario offre l’opportunità di consolidare la recente riforma, armonizzando le regole per raggiungere in modo coerente ed efficace gli obiettivi di competitività, resilienza, innovazione e sostenibilità. Per il prossimo QFP, la Commissione propone di mantenere coesione e agricoltura come pilastri fondamentali del bilancio europeo. La PAC, centrale per la sicurezza alimentare dell’Unione, continuerà a ricoprire un ruolo essenziale. 

La PAC post-2027 si baserà su un approccio orientato ai risultati e sulla pianificazione strategica, assicurando che il sostegno produca effetti concreti sul territorio. Continuerà a tutelare i redditi agricoli, preservando le caratteristiche fondamentali della politica comune, ma rendendo il sostegno al reddito più mirato ed efficace. Un’attenzione particolare sarà dedicata alla semplificazione, con l’ampliamento dei pagamenti forfettari, l’armonizzazione delle regole e un accesso facilitato ai fondi complementari dell’UE.

La policy favorirà sinergie più forti attraverso un approccio integrato alle specifiche sfide che affrontano le aree rurali, mentre la resilienza costituirà un pilastro chiave della PAC post-2027, con l’introduzione di una “Unity Safety Net” dedicata ad aiutare gli agricoltori ad affrontare le crisi e le crescenti incertezze dei mercati.

A suo avviso, quali regioni europee trarranno maggiore o minore beneficio dalla futura ripartizione dei fondi PAC, e perché?

Le dotazioni minime nazionali per il sostegno al reddito nella PAC post-2027 sono pensate per garantire equità e continuità nel finanziamento del settore agricolo e delle aree rurali, non per creare “vincitori” o “perdenti” tra le regioni. La quota di ciascun Paese sarà calcolata sulla base dell’assegnazione del 2027 — ultimo anno dell’attuale quadro finanziario — e i fondi saranno ripartiti in modo proporzionale.


Oltre a questo budget minimo, gli Stati membri avranno accesso a ulteriori risorse per sostenere l’agricoltura e le aree rurali. Un uso più efficace e coordinato dei fondi potrà generare benefici più ampi per agricoltori e comunità rurali. Attraverso i Piani di partenariato nazionali e regionali, i finanziamenti saranno orientati là dove potranno produrre il maggiore impatto, sostenendo investimenti e riforme che rispondono alle sfide locali e riducono le disparità. Il sostegno al reddito sarà distribuito in modo proporzionale tra gli Stati membri, garantendo continuità e coesione per gli agricoltori e per le aree rurali in tutta l’Unione.

Questo approccio consente alle regioni di ricevere sostegno in base alle loro esigenze specifiche e alla rispettiva quota della PAC, promuovendo uno sviluppo equilibrato in tutta l’Unione.

Quale ruolo dovrebbero avere le autorità regionali nell’adattare gli strumenti della PAC alle specificità e ai punti di forza agricoli locali?

Le autorità regionali svolgeranno un ruolo determinante nell’adattare gli strumenti della PAC alle condizioni locali. Gli Stati membri saranno incoraggiati a elaborare e attuare i propri Piani di partenariato nazionali e regionali in stretta collaborazione con le autorità regionali, i partner locali, la società civile e gli altri attori del territorio.

Ciò garantirà che le strategie nazionali si traducano in azioni concrete e pertinenti a livello locale, con le autorità regionali in grado di fungere da ponte tra agricoltori, comunità e decisori politici nazionali, rendendo le politiche più inclusive, mirate ed efficaci.

Guardando al futuro, in che modo le prossime revisioni della PAC potranno integrare più efficacemente le esigenze di innovazione e sostenibilità del settore agroalimentare a livello regionale?

La Commissione continuerà a collaborare strettamente con i livelli regionali, ben sapendo che le realtà agricole e rurali europee sono estremamente diversificate.
Questa diversità richiede soluzioni su misura, ben mirate, incluse strategie sostenibili che riflettano le specificità locali. Le numerose richieste di deroghe da alcune obbligazioni dimostrano che politiche “uguali per tutti” non sono adatte a un settore così variegato.

In futuro, la Commissione rafforzerà il dialogo sul territorio, promuovendo un’interazione continua e concreta con gli agricoltori, gli operatori della filiera alimentare e la società civile a livello locale e regionale, per comprendere meglio esigenze e proposte.

Un esempio è la “Generational Renewal Strategy”, presentata il 21 ottobre, elaborata in stretta cooperazione con gli Stati membri, il Parlamento europeo e le principali parti interessate. Essa contiene raccomandazioni mirate per interventi a livello europeo, nazionale e regionale.

La costruzione di un’agricoltura resiliente ai cambiamenti climatici dipenderà da politiche calibrate sui bisogni locali, che sostengano pratiche agricole capaci di preparare i sistemi produttivi alle condizioni climatiche future. Inoltre, le autorità locali avranno un ruolo essenziale nel promuovere ambienti alimentari sostenibili, attraverso iniziative guidate dalle comunità che favoriscano l’accesso a cibi sani, di alta qualità e a prezzi accessibili.

AGRI-MEDIA@ec.europa.eu

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