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Regole ambientali più semplici: un pacchetto per alleggerire gli oneri delle PMI

semplificazione ambientale

Lo scorso 10 dicembre la Commissione europea ha presentato un nuovo Environmental Omnibus” (l’ottavo pacchetto “omnibus” di semplificazione), con l’obiettivo dichiarato di ridurre burocrazia e costi di compliance per imprese, in particolare PMI, e pubbliche amministrazioni, mantenendo gli obiettivi di tutela ambientale e salute. Il pacchetto si inserisce nel filone politico della “semplificazione e migliore attuazione” e nel target di riduzione degli oneri amministrativi (25% per tutte le imprese, 35% per le PMI).

In merito alle emissioni industriali, il pacchetto propone maggiore flessibilità e semplificazione sugli Environmental Management Systems (EMS), spostando l’impostazione da adempimenti “impianto per impianto” verso approcci più proporzionati a livello di impresa/gruppo, con minori duplicazioni documentali.

Nel campo dell’economia circolare e dei rifiuti, il pacchetto prevede di ridurre obblighi considerati poco efficienti, come il database SCIP (la banca dati europea che raccoglie informazioni sulle sostanze pericolose presenti nei prodotti immessi sul mercato) e alcuni adempimenti legati ai regimi EPR (Extended Producer Responsibility), che attribuiscono ai produttori la responsabilità finanziaria e organizzativa della gestione del fine vita dei prodotti, con l’obiettivo di semplificare la compliance per le imprese, in particolare quelle attive su più mercati dell'UE.

Per quanto riguarda le valutazioni ambientali e le autorizzazioni, il pacchetto mira a rendere le procedure più semplici e rapide per le imprese, riducendo passaggi duplicati e tempi di attesa. L’uso più esteso di strumenti digitali e l’introduzione di sportelli unici dovrebbero consentire alle aziende di interfacciarsi con un solo punto di riferimento amministrativo, invece di più autorità diverse. Allo stesso tempo, sono previste procedure più snelle per i progetti considerati strategici, come quelli nelle infrastrutture digitali o nell’edilizia, con l’obiettivo di aumentare la certezza dei tempi e rendere il quadro autorizzativo più prevedibile per chi investe.

Infine, sul fronte dei dati geospaziali, la revisione delle regole legate alla direttiva INSPIRE punta a semplificare i requisiti tecnici oggi richiesti per la raccolta e la condivisione delle informazioni territoriali. L’obiettivo è rendere questi dati più facilmente accessibili e utilizzabili, evitando standard eccessivamente complessi che ne limitano l’uso pratico.

Dopo la presentazione e l’adozione dalla Commissione europea come proposta legislativa, il pacchetto passerà all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio, che lo discuteranno ed eventualmente emenderanno nel quadro della procedura legislativa ordinaria,

Per le Camere di commercio, il pacchetto rappresenta un’opportunità per valorizzare il proprio ruolo di supporto al sistema produttivo nei territori. Attraverso attività di informazione, accompagnamento e raccordo, il sistema camerale può contribuire a rendere la semplificazione europea concreta e accessibile per le imprese.

diana.marcello@unioncamere-europa.eu

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