Conti di risparmio e investimento: l’UE suggerisce regole più semplici e accessibili

La Commissione europea ha pubblicato una raccomandazione “sull'aumento della disponibilità di conti di risparmio e investimento con trattamento fiscale semplificato e vantaggioso”. L’obiettivo è di favorire l’impiego di una parte del risparmio privato oggi fermo su conti correnti o strumenti a breve termine. L’iniziativa punta a incentivare l’investimento dei cittadini nei mercati dei capitali attraverso conti facili da aprire e utilizzare, accessibili anche a piccoli risparmiatori e a chi si avvicina per la prima volta agli strumenti finanziari. L’intento è rafforzare al tempo stesso la partecipazione dei cittadini all’economia europea e la disponibilità di capitali per la crescita economica e l'innovazione.
La raccomandazione promuove l’introduzione di conti di risparmio e di investimento (SIA) privi di soglie minime, che possano essere attivati presso diversi intermediari, incluse banche, gestori patrimoniali, piattaforme digitali e operatori di altri Paesi UE. Un elemento chiave è la libertà di scegliere se ricorrere o meno alla consulenza finanziaria, senza imporre servizi obbligatori o costosi. Per favorire la diffusione dei SIA, la Commissione raccomanda costi trasparenti e trasferimenti agevoli tra fornitori, senza penalizzazioni fiscali o perdita di benefici. L’offerta minima dovrebbe includere azioni, obbligazioni e UCITS (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities), con la possibilità di estenderla ad altri prodotti, escludendo quelli troppo complessi o ad alto rischio come criptovalute. Un altro pilastro riguarda l’accessibilità: i SIA dovranno essere disponibili online tramite piattaforme intuitive e sicure, ma anche offline per non escludere chi non utilizza strumenti digitali. Sul piano fiscale, si suggerisce un trattamento almeno pari a quello di strumenti già agevolati, con eventuali incentivi aggiuntivi come esenzioni, deduzioni o tassazione differita, e procedure semplificate di dichiarazione anche per intermediari esteri.
Per le imprese lo sviluppo dei SIA rappresenta un’opportunità strategica: incoraggiando i cittadini a destinare una parte dei risparmi verso strumenti di medio-lungo periodo, si amplia il bacino di capitale privato disponibile per finanziare crescita, innovazione e competitività. Tuttavia, la raccomandazione della Commissione non introduce obblighi legislativi: sarà quindi interessante osservare come ciascuno Stato membro sceglierà di istituire, modificare o potenziare i propri sistemi nazionali, in base alle proprie priorità politiche, fiscali e regolatorie.
anna.martini@unioncamere-europa.eu
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