Difesa commerciale: nel 2024 l’UE intensifica la protezione delle imprese europee

Il 28 luglio 2025 la Commissione europea ha pubblicato il suo 43° Rapporto annuale sulla difesa commerciale, evidenziando un anno di attività senza precedenti a tutela dell’industria europea. Con 33 nuove inchieste avviate nel 2024, il numero più alto dal 2006, l’UE ha rafforzato il proprio impegno contro pratiche commerciali sleali, confermando la centralità degli strumenti di difesa nel promuovere un ambiente equo per le imprese.
Il documento sottolinea come le misure in vigore abbiano raggiunto quota 199, con un impatto crescente in termini occupazionali: oltre 625.000 posti di lavoro sono stati tutelati, di cui 115.000 solo nel settore dei veicoli elettrici a batteria, oggetto di un’importante inchiesta anti sovvenzioni nei confronti della Cina.
Le attività del 2024 hanno inoltre evidenziato un marcato focus settoriale, con particolare attenzione ai comparti maggiormente esposti alla concorrenza sleale. Oltre un terzo delle nuove inchieste ha riguardato il settore chimico, interessato da significative sovraccapacità produttive in Cina. Il settore siderurgico ha visto una revisione delle misure di salvaguardia già in vigore, mentre per le leghe a base di manganese e silicio è stata avviata una nuova inchiesta di salvaguardia.
Come negli anni precedenti, il Rapporto evidenzia l’importanza di un approccio proattivo e trasparente. In particolare, la decisione di registrare automaticamente le importazioni in tutte le inchieste ha permesso di contrastare aumenti anomali e applicare dazi retroattivi, rafforzando la capacità dell’UE di reagire tempestivamente a situazioni di dumping e saturazione eccessiva. Sono inoltre proseguite le inchieste anti-elusione, con l’estensione delle misure a paesi terzi coinvolti in pratiche di transito o trasformazione minima.
Parallelamente, si è osservato un incremento delle misure difensive adottate da paesi terzi nei confronti dell’Unione Europea, spesso con intenti ritorsivi. La Commissione ha reagito con determinazione, ricorrendo anche all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), riaffermando il proprio impegno per un sistema commerciale trasparente e fondato su regole condivise.
Il Rapporto, infine, offre una visione ottimistica per il futuro: la nuova Commissione ha ribadito con determinazione la volontà di utilizzare in modo assertivo e giuridicamente solido gli strumenti di difesa commerciale, rafforzando così la capacità dell’Unione di tutelare la propria base industriale in un contesto globale sempre più competitivo.
antonio.sudano@unioncamere-europa.eu
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