Donne e imprenditorialità in Europa: una sfida ancora aperta

Le donne rappresentano quasi la metà della forza lavoro in Europa, eppure restano sottorappresentate nel mondo dell’imprenditoria: solo circa un terzo delle imprese nell’UE è avviato da donne. Questo dato evidenzia un persistente divario di genere nell’attività imprenditoriale.
Per colmare la carenza di dati e statistiche sull’imprenditorialità femminile in Europa, Eurochambres e UN Women – l’Ufficio regionale per l’Europa e l’Asia centrale – hanno collaborato all’indagine “Unveiling Insights from the Women Entrepreneurs”. Il risultato è un rapporto, recentemente presentato a Bruxelles, che analizza le esperienze di 897 imprenditrici provenienti da 34 paesi europei (89 per l'Italia). Per la prima volta, l’indagine ha anche coinvolto imprenditori uomini, chiamati a completare la sezione del sondaggio relativa alla presenza e al ruolo delle donne sul posto di lavoro.
La ricerca evidenzia come sostenere l’imprenditorialità femminile possa tradursi in crescita economica, occupazione e innovazione. Inoltre, una maggiore diversità imprenditoriale contribuisce a costruire un’economia più resiliente e inclusiva. Le imprese guidate da donne, infatti, spesso introducono approcci distintivi, basati su una leadership collaborativa e su una forte attenzione alla sostenibilità.
Siamo quindi in un momento cruciale: l’interesse e il talento per fare impresa sono ben presenti, come dimostrano le motivazioni e i risultati emersi dall’indagine. Tuttavia, le donne continuano ad affrontare ostacoli specifici nella fase di avvio e crescita aziendale. Affrontare in modo sistematico queste sfide – semplificando la burocrazia, facilitando l’accesso ai finanziamenti, rafforzando le reti di supporto e adottando politiche mirate – può trasformare gli attuali ostacoli in fattori di successo.
Sulla base di questi risultati, lo studio formula una serie di raccomandazioni che delineano una vera e propria tabella di marcia, utile a sviluppare interventi concreti e mirati. Si tratta di un passo decisivo non solo per rafforzare l’autonomia economica e sociale delle donne, ma anche per aumentare la competitività e la capacità innovativa dell’Europa nello scenario globale.
chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu
Aggiornato il