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Finanza sostenibile e pensioni complementari: due nuove iniziative per l’Unione dei risparmi e degli investimenti (SIA)

foto finanza

La Commissione europea ha presentato due nuove iniziative nell’ambito dell’Unione dei risparmi e degli investimenti: la revisione del Regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) e un pacchetto dedicato al rafforzamento delle pensioni complementari. Le misure puntano a rendere più semplice per cittadini e operatori orientarsi nel mercato finanziario e a favorire un uso più efficace del risparmio privato.

La revisione dell’SFDR interviene su una delle principali criticità emerse negli ultimi anni: la mole di informazioni richieste ai gestori è diventata difficile da utilizzare, soprattutto per gli investitori retail. La Commissione propone quindi di eliminare alcune comunicazioni generali prodotte dagli operatori e di concentrare l’informativa sui dati più utili per valutare le caratteristiche dei singoli prodotti. Per rafforzare l’accesso alle informazioni, saranno introdotti modelli più brevi e uniformi, pensati per facilitare il confronto tra prodotti simili. A supporto degli investitori viene introdotto anche un sistema volontario di tre categorie: “Sostenibile”, “Transizione” ed “ESG basics”, che permette di comprendere in modo più immediato il livello di impegno del prodotto sui temi ambientali e sociali. Solo i prodotti che rispettano criteri chiari e verificabili potranno richiamare elementi ESG (Environmental, Social and Governance) nel nome o nella comunicazione commerciale, così da evitare confusioni e rendere più affidabile il mercato della finanza sostenibile.

La seconda iniziativa riguarda il settore delle pensioni complementari, oggi poco utilizzate in molti paesi europei nonostante il loro ruolo crescente nel garantire un reddito adeguato in futuro. La Commissione propone di sviluppare strumenti che aiutino i cittadini a monitorare la propria posizione previdenziale, come piattaforme nazionali di pension tracking, e invita gli Stati membri a considerare modalità che facilitino l’adesione ai piani integrativi. Il pacchetto include anche aggiornamenti alla direttiva IORP II (Institutions for Occupational Retirement Provision) e al Regolamento PEPP (Pan-European Personal Pension Product), per rendere questi strumenti più efficienti, trasparenti e adatti alle esigenze dei lavoratori.

Le due proposte saranno ora trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio e saranno esaminate nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.

anna.martini@unioncamere-europa.eu

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