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Il Registro delle Imprese verso il trentennale: visione e innovazione per il futuro dell’Europa

tecnologia

Quando, nel 1770, Pietro Leopoldo istituì a Firenze la Camera di Commercio, Arti e Manifatture, pose le fondamenta di un’istituzione capace di accompagnare lo sviluppo economico e sociale del territorio, promuovendo modernità e innovazione in un’epoca di profonde trasformazioni.

Oggi, a oltre due secoli di distanza, il Registro delle Imprese italiano si appresta a celebrare il trentennale dalla sua istituzione: non solo uno strumento essenziale di trasparenza e legalità, ma anche un patrimonio informativo unico, al servizio di cittadini, imprese e istituzioni. Un archivio dinamico che racconta il tessuto produttivo del Paese e ne sostiene la competitività.

In questo quadro, ha assunto un valore simbolico il passaggio di testimone dalla Camera di Commercio di Firenze, che ha ospitato la XXVII Convention dei Conservatori del Registro delle Imprese, a quella di Padova, che il prossimo anno celebrerà i trent’anni di una delle più grandi eccellenze tecnologiche italiane: il Registro delle Imprese.

Il contesto europeo, intanto, si trova di fronte a sfide decisive: la salvaguardia del mercato unico, la competizione globale e la rivoluzione portata dall’intelligenza artificiale, destinata a ridefinire processi, modelli di business e regole. In questo scenario, la lezione di Pietro Leopoldo resta attuale: investire in strumenti istituzionali capaci di guardare oltre l’immediato, accompagnando l’innovazione senza temerla.

È in questa direzione che si muove la rete delle Camere di Commercio, sempre più consapevole della necessità di supportare le imprese italiane in un percorso di profonda trasformazione. Le iniziative che la Commissione Europea sta elaborando – dal 28° regime per le imprese innovative al Portafoglio europeo per cittadini e imprese, dal quadro regolatorio per l’intelligenza artificiale ai pacchetti di semplificazione normativa – rappresentano tasselli di uno sforzo comune: rendere il mercato europeo più competitivo, inclusivo e proiettato al futuro.

Il fil rouge rimane immutato, ieri come oggi: visione e innovazione. Due parole che hanno guidato l’evoluzione delle istituzioni economiche e che dovranno continuare a orientare le scelte strategiche dell’Europa nei prossimi anni.

chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu

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