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Le nuove sfide di accesso al credito per le PMI

OCSE Report

Il Quadro di valutazione OCSE sul finanziamento delle PMI e degli imprenditori 2025 analizza l’evoluzione dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese in quasi 50 paesi, fornendo dati aggiornati dal 2007 fino all’inizio del 2025. Il documento evidenzia un contesto macroeconomico instabile, in cui, nonostante il rallentamento dell’inflazione, i tassi d’interesse rimangono elevati e le condizioni di credito generalmente rigide, creando un ambiente di finanziamento particolarmente restrittivo. Secondo i dati OCSE, nel 2023 i nuovi prestiti alle PMI sono diminuiti del 9% a livello globale, con una flessione ancora più marcata in Europa (−12%). Anche lo stock di prestiti ha subito un calo del 4,7%, mentre i tassi medi sui prestiti hanno raggiunto il 6%, il livello più alto mai rilevato dall’OCSE. 

Queste dinamiche hanno spinto molte PMI verso prestiti di minore entità e più brevi, destinati a coprire esigenze operative immediate, a scapito di investimenti a lungo termine. A peggiorare il quadro, le fonti alternative di finanziamento non compensano il calo del credito bancario: il factoring e il leasing restano deboli, e il capitale di rischio ha subito un crollo drastico del 34%. Solo alcuni settori ad alta innovazione, come l’intelligenza artificiale e le tecnologie deep-tech, mostrano segnali positivi.

In Italia, le PMI non fanno eccezione. Nel 2023 si è registrato un peggioramento generalizzato dei prestiti concessi alle PMI, sia per calo della domanda dovuto ai costi del credito, sia per una maggiore prudenza e selettività da parte delle banche. Aumentano anche i fallimenti aziendali, segno di un indebolimento strutturale del tessuto imprenditoriale. Tuttavia, l’Italia ha mantenuto attivi strumenti di supporto: i prestiti garantiti dallo Stato rimangono superiori ai livelli pre-pandemici (+1,2 punti percentuali), e cresce il ruolo della Cassa Depositi e Prestiti nel rafforzamento del mercato del venture capital, con focus su innovazione, transizione verde e tecnologie strategiche.

Infine, il report sottolinea l’urgenza di politiche mirate e investimenti pubblici per sostenere l’accesso al credito e rilanciare la competitività delle PMI, considerate leve fondamentali per la ripresa e la resilienza economica.

alessandra.laterza@unioncamere-europa.eu

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