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L'INTERVISTA - Laura Lecci

foto Lecci
  • Ci può presentare EBN e le sue priorità?

EBN (European BICs Network) è una rete di più di 175 organizzazioni in 37 paesi che promuovono e supportano l’impresa innovativa tramite servizi di incubazione e accelerazione. Tra i nostri associati si trovano in larga parte incubatori, acceleratori, Camere di commercio, società di consulenza, iniziative a supporto di creazione di impresa promosse da Università e centri di ricerca. In termini di gestione, in maggioranza si tratta di enti pubblici o partenariati pubblico-privati, con qualche esperienza completamente privata. L’obiettivo finale è promuovere e migliorare l’impatto economico, sociale e ambientale che le startup e le PMI innovative hanno sui territori. Il legame con l’ecosistema locale/regionale è centrale nella nostra visione di sviluppo – ovunque un EU|BIC si trovi, Londra come Sezana. E spesso i nostri EU|BICs sono situati in regioni e territori piuttosto decentrate, proprio per favorire lo sviluppo di imprese innovative ovunque possibile. Tra le priorità per noi è fondamentale il concetto di sostenibilità: delle imprese sostenute, ma anche dei programmi di incubazione e supporto, che siano replicabili, moltiplicandone il successo. La rete ha compiuto 40 anni l’anno scorso, 4 decadi a sostegno di buone pratiche d’ incubazione, di imprenditorialità e innovazione. Il nostro sistema di certificazione (legato all’EU|BIC label) ci permette di monitorare ogni anno il mondo degli incubatori e di plasmare i nostri programmi annuali per meglio rispondere ai nuovi trend, ai bisogni, alle sfide e alle opportunità legate ad un mondo in costante evoluzione. Lo facciamo creando momenti di conoscenza e collaborazione, formazione e scambio di buone pratiche, discussioni tematiche su settori verticali di maggiore interesse per la community, eventi online e in presenza, quasi sempre ospitati da uno dei nostri associati per conoscerne appieno l’ecosistema e i partners.

  • I progetti hanno un ruolo centrale rispetto alla vostra attività a supporto delle PMI. Ce ne parla?

Sicuramente i progetti ricoprono un ruolo centrale per le attività della nostra rete e diventano strumento per rendere la nostra strategia tangibile. Le attività di progetto sono sempre pensate con e per i nostri membri, per migliorare i loro servizi alle imprese innovative, per supportare gli ecosistemi dell’innovazione, per creare condizioni in cui l’innovazione e l’imprenditorialità possano crescere contribuendo a creare un impatto economico e sociale nelle regioni in cui operiamo. I progetti su cui lavoriamo sono diversi, con differenti beneficiari e focus tematici. C’è però un elemento che li accomuna tutti: la partecipazione dei nostri EU|BICs in qualità di partner, di beneficiari, di esperti.

Vorrei condividere alcuni esempi per aiutare chi ci legge ad aver un quadro più chiaro, focalizzandomi su alcuni dei temi più attuali su scala globale come la digitalizzazione, l’internazionalizzazione, l’economia circolare:

  • in un progetto come EU-LAC Digital Accelerator, l’open innovation è protagonista grazie all’approccio per risolvere sfide digitali che vedono collaborare startup e corporate basate in Europa, America Latina e Caraibi. Questa collaborazione è supportata da un programma di accelerazione targetizzato. E la comunità EU|BIC è essenziale in quanto bacino di oltre 26 000 imprese innovative che possono partecipare al programma, ma anche in quanto bacino di oltre 650 esperti che mettono la loro competenza a disposizione dei programmi di accelerazione;
  • l’economia circolare è invece il fulcro del progetto RESOURCE. Partendo da un portfolio di progetti pilota nella regione spagnola Aragona, RESOURCE ha sviluppato una metodologia a supporto dei progetti identificati, con focus su business model e schemi di finanziamento. L’obiettivo è quello di avere un modello di supporto ai progetti di economia circolare in Aragona che sia replicabile in altri contesti locali;
  • infine, oltre al supporto ad imprese già create e consolidate, crediamo nella forza delle idee di giovani imprenditori che possono fare la differenza. In questo quadro, il programme Erasmus for Young Entrepreneurs Global è stato un ottimo esempio di supporto all’imprenditoria e di collaborazione con un attore importante per il sistema camerale come Promos Italia.
  • Ci racconta come avete sviluppato una certificazione per gli incubatori e gli acceleratori e come è organizzata questa attività?

La certificazione nasce quasi insieme alla nascita della rete in concerto con la Commissione Europea (in due tempi, prima con il servizio per gli affari regionali e dopo con quello per le imprese) e un gruppo di industriali europei. Il marchio di qualità EU|BIC è l'unico standard internazionale, ufficialmente riconosciuto, di incubazione e accelerazione dell'innovazione. Il marchio EU|BIC certifica che un'organizzazione è seriamente impegnata a fornire risorse e servizi a imprenditori con idee innovative e/o a PMI consolidate che hanno bisogno di innovare prodotti o processi o entrambi. Il marchio EU|BIC ha acquisito il suo prestigio grazie all'attuazione di diverse pratiche di benchmarking e al sofisticato controllo di qualità che EBN effettua ogni anno per ogni EU|BIC certificato. Il processo di certificazione utilizza standard credibili, completi, trasparenti e indipendenti di supporto alle imprese e di performance di impatto organizzativo. Il monitoraggio annuale misura le prestazioni di un'organizzazione in quattro categorie: servizi di supporto, costruzione dell'ecosistema, prestazioni delle startup, accesso ai finanziamenti. Ottenere la licenza d'uso del marchio EU|BIC consente alle organizzazioni di acquisire credibilità come organizzazione che, attraverso un monitoraggio costante, persegue il miglioramento continuo. Il processo di certificazione e il conseguente monitoraggio annuale aiutano le organizzazioni certificate a valutare le prestazioni e a identificare le aree di miglioramento. È l'unica certificazione che stimola le organizzazioni di supporto alle imprese a migliorare continuamente la qualità dei servizi offerti alle aziende clienti.

  • Cosa potrebbe fare la nuova Commissione europea per migliorare il supporto e facilitare l'accesso a finanziamenti per le PMI innovative?

Semplificazione. Non solo delle procedure, dove bisogna riconoscere, molto è stato fatto, ma soprattutto nella ricerca di opportunità e informazioni. A volta si può avere l’impressione che ci possano essere delle sovrapposizioni di iniziative, il che porta a diluire sforzi e risorse. Inoltre una maggiore consapevolezza delle difficoltà quotidiane delle PMI potrebbe aiutare a trovare sinergie con gli attori a supporto di queste (come gli EU|BICs o le Camere di commercio, ad esempio), a proporre soluzioni efficaci ed opportunità per una crescita sostenibile delle imprese e conseguentemente del benessere europeo.

laura.lecci@ebn.eu

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