L’Italia e l’Europa di fronte alla sfida della carenza di manodopera

Il nuovo EU Talent Pool: una piattaforma europea per attrarre competenze
Uno dei principali sviluppi è rappresentato dall’EU Talent Pool, la piattaforma digitale lanciata dalla Commissione europea per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro tra aziende UE e lavoratori extra-UE. Il Talent Pool, approvato dal Parlamento europeo nel marzo 2025, punta a semplificare e rendere più trasparente il reclutamento internazionale, integrandosi con la rete EURES e offrendo servizi come il riconoscimento dei titoli, informazioni sulle procedure di ingresso e un sistema avanzato di matching tra competenze e offerte di lavoro. In questo modo, l’Europa intende facilitare percorsi legali di migrazione lavorativa e rispondere in modo più efficace ai fabbisogni dei suoi mercati.
Il quadro italiano: un'impresa su tre assumerà lavoratori extra-UE
In Italia, il tema è particolarmente sentito. Secondo il recente sondaggio del Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere su 2.400 imprese, più di un’impresa su tre (35%) prevede di assumere lavoratori extra-UE nei prossimi tre anni, soprattutto per coprire ruoli di operai qualificati e professioni non qualificate. La motivazione principale, dichiarata dal 73% delle imprese intervistate, è la difficoltà a reperire lavoratori italiani disponibili, mentre il calo demografico e la mancanza di competenze tecniche sono ulteriori fattori che spingono verso l’inclusione di personale straniero.
A livello nazionale, il governo ha recentemente annunciato un nuovo piano triennale che prevede 500.000 ingressi regolari di lavoratori stranieri tra il 2026 e il 2028, articolati attraverso il decreto flussi. Queste quote sono pensate per sostenere la domanda di lavoro nei settori più in difficoltà e accompagnare la trasformazione del sistema produttivo.
Verso una strategia europea integrata
La combinazione tra iniziative europee come il Talent Pool e la programmazione nazionale delle quote rappresenta un passo avanti nella gestione della migrazione regolare. L’obiettivo è duplice: da un lato, rispondere alle esigenze immediate delle imprese; dall’altro, costruire un sistema più moderno, trasparente e competitivo per attrarre e trattenere talenti da tutto il mondo.
Ana Sarateanu
Direttrice Unioncamere Europa
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