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L'Unione fa la forza: il Futuro della Difesa e dell’Industria Europea

ECH difesa

All’indomani del quarto anno dall’invasione russa dell’Ucraina, l’Europa si trova ancora a fare i conti con anni di sottoinvestimento nella difesa e un’eccessiva dipendenza da fornitori esterni. Eurochambres interviene per ricorda che senza un solido tessuto industriale e senza capacità interoperabili si rischia non solo di venir meno alla propria sicurezza, ma anche di non sfruttare appieno le potenzialità del mercato unico europeo .

Per colmare questi vuoti, un position paper, recentemente presentato a Bruxelles ad un evento dedicato,  insiste sulla necessità di dotare il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale di una voce specifica per la difesa. Solo attraverso finanziamenti mirati e flessibili, che includano le PMI – tradizionalmente escluse dalle grandi call comunitarie per via delle barriere normative e burocratiche – si potrà sostenere la ricerca, lo sviluppo e la produzione di tecnologie strategiche.

Particolare attenzione è dedicata alle regioni di Europa orientale e centro-orientale, i cui Stati confinano con zone di altissima tensione. In queste aree, diversificare le catene di approvvigionamento e rafforzare le infrastrutture di frontiera non è solo un tema economico, ma una vera priorità geopolitica per garantire la coesione e la solidarietà fra gli Stati membri.

Al contempo, Eurochambres sottolinea il valore dei beni “dual-use”: prodotti e servizi che, pur nati per l’ambito militare, generano forti ricadute sul piano civile, dall’intelligenza artificiale alla robotica avanzata. Favorire un vero mercato unico della difesa significherebbe tagliare i tempi, ridurre i costi e accelerare i cicli di innovazione in tutta l’Unione.

Infine, la mobilità militare e la standardizzazione delle procedure doganali e logistiche emergono come strumenti decisivi per garantire risposte rapide in caso di crisi, oltre a rinsaldare la rete industriale e commerciale europea. In sintesi, il paper di Eurochambres propone un approccio unitario che coniughi investimenti, semplificazioni normative e cooperazione strategica, ponendo le PMI e la mobilità transfrontaliera al centro della nuova agenda per la difesa.

stefano.dessi@unioncamere-europa.eu

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