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PASSAPAROLA - L'UE si prepara a semplificare il Mercato Unico: la strategia della Commissione europea

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Nei prossimi due anni, l’Esecutivo Comunitario intende affrontare le cosiddette "terribili dieci" criticità del Mercato Unico. Questo è quanto appare dai primi leaks della nuova strategia sul mercato interno della Commissione europea, ora in circolazione sui tavoli di Bruxelles. L’arco di lavoro propone un piano di azione biennale, per quanto la maggior parte delle iniziative legislative più ambiziose sembrino non essere operative prima del 2026.

Gli interventi principali dovrebbero riguardare la lentezza dei processi di standardizzazione, gli ostacoli alla libera prestazione di servizi e le normative frammentate in materia di etichettatura e imballaggio dei prodotti.

Una delle prime iniziative sarà un pacchetto legislativo “omnibus” che riguarderà la standardizzazione, la digitalizzazione e lo status giuridico per le cosiddette mid-cap, le imprese con un numero di dipendenti non inferiore a 1500. In particolare, nel campo della standardizzazione, la Commissione si riserva la possibilità di definire specifiche comuni nei settori in cui i processi risultano troppo macchinosi a causa della frammentazione tra diversi attori. Tuttavia, la revisione completa del Regolamento sulla standardizzazione è prevista solo per il 2026.

Tra le innovazioni più ambiziose figura l'introduzione di un "28° regime" per le imprese europee attivo su temi strategici quali difesa, politica estera e questioni economiche, ispirato all'idea lanciata da Enrico Letta nel rapporto sul Mercato Unico. L’obiettivo è creare un quadro giuridico unico e completamente digitale che permetta alle imprese di stabilirsi in Europa in meno di 48 ore. La proposta legislativa è attesa per il primo trimestre del 2026.

La strategia dedicherebbe grande attenzione anche all'etichettatura e all’imballaggio dei prodotti, promettendo semplificazioni attraverso l’introduzione del Digital Product Passport, che diventerebbe lo strumento principale per la condivisione delle informazioni sui prodotti in tutte le nuove e aggiornate normative.

Alle PMI dovrebbe essere dedicato un capitolo specifico della strategia. A breve verrà lanciato lo strumento SME ID, basato sull’autodichiarazione e disponibile in tutte le lingue dell’UE, per facilitare il riconoscimento dello status di PMI. Inoltre, il cosiddetto SME test diventerà obbligatorio per tutte le nuove normative.

L’armonizzazione delle regole per alcuni fornitori autorizzati di servizi paneuropei è prevista solo per il 2026. Anche per il settore delle costruzioni i provvedimenti non saranno immediati: la Commissione dovrebbe presentare un Construction Services Act solo alla fine dell’anno prossimo. Alcuni miglioramenti più rapidi interesseranno i servizi industriali, come l’installazione o manutenzione di macchinari da uno Stato membro all’altro.

Con questa strategia, la cui pubblicazione pare essere prevista per fine maggio, la Commissione sembrerebbe puntare a rilanciare il mercato interno attraverso semplificazioni concrete, innovazioni digitali e maggiore integrazione legislativa: spetterà agli Stati membri e alle parti interessate fornire una risposta chiara e precisa, soprattutto dal punto di vista del coordinamento.

Fonte Agence Europe

 

Ana Sarateanu


Direttrice Unioncamere Europa

Aggiornato il