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Portafoglio europeo delle imprese (EBW): la nuova frontiera dell’identità digitale

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L’Unione Europea compie un passo decisivo verso la semplificazione digitale con l’introduzione degli European Business Wallets (EBW). Questa soluzione mira a creare un quadro armonizzato e sicuro per l’identificazione, l’autenticazione e lo scambio di dati tra imprese e pubbliche amministrazioni, superando la frammentazione che oggi ostacola la competitività. Basti pensare che solo il 56% dei servizi pubblici è accessibile digitalmente agli utenti transfrontalieri, contro l’88% per quelli nazionali.

Gli EBW si integrano con il regolamento sull’Identità Digitale Europea (EUDI) e offrono funzionalità pensate per le interazioni B2G e B2B. Tra le principali: archiviazione e condivisione sicura di attestazioni elettroniche; firma e sigillatura elettronica qualificata; gestione di mandati per rappresentanti autorizzati; trasmissione certificata di documenti tramite servizi qualificati.

Un aspetto cruciale è il principio di equivalenza giuridica: le operazioni effettuate tramite EBW avranno lo stesso valore legale di quelle svolte di persona o su carta. Gli enti pubblici saranno obbligati a consentirne l’uso in procedure amministrative e di reporting.

La proposta si basa su infrastrutture esistenti come BRIS e BORIS, che garantiscono la verifica dei dati attraverso i registri delle imprese, considerati fonti autentiche. L’Identificatore Unico Europeo (EUID) sarà il riferimento per le aziende, mentre per chi non lo possiede verrà creato un identificatore equivalente. Inoltre, la Commissione istituirà e gestirà la European Digital Directory (EDD), un registro sicuro per le informazioni sui titolari degli EBW.

Attraverso questo approccio, l'EBW rafforza la certezza giuridica e la fiducia, trasformando le interazioni transfrontaliere da processi manuali e dispendiosi a scambi digitali fluidi ed efficienti.

Cosa succede adesso? Dopo l'adozione, tutte le istituzioni, gli organismi e le agenzie dell'UE avranno due anni di tempo per sostenere l'uso dei portafogli d’impresa con misure transitorie volte a sfruttare i sistemi simili esistenti a livello degli Stati membri. Parallelamente, la Commissione lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri e il settore privato per definire le norme e i requisiti tecnici degli EBW, attraverso gli sviluppi già in corso nell'ambito del quadro europeo per l'identità digitale e nei progetti pilota su larga scala.

chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu

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