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Semestre europeo: rilanciare su competenze, crescita e stabilità

Semester Package

La Commissione europea ha inaugurato il nuovo ciclo del semestre europeo 2026 con il Pacchetto d’autunno, che definisce le priorità economiche e occupazionali dell’Unione in un contesto internazionale caratterizzato da instabilità e pressioni sulle finanze pubbliche. L’Esecutivo UE introduce un approccio metodologico nuovo, considerato più solido, un dialogo più strutturato con governi e parti sociali con l’obiettivo di migliorare l’attuazione delle politiche e rafforzare la competitività quale elemento centrale  per le imprese e  il sistema produttivo.

Le previsioni economiche autunnali 2025 descrivono un’economia europea resiliente, sostenuta da consumi interni, investimenti e un mercato del lavoro dinamico. Tuttavia, permangono fragilità strutturali: produttività stagnante, pressioni demografiche e costi crescenti legati alla difesa e alle transizioni verde e digitale. Questi elementi incidono sulla capacità delle imprese di pianificare investimenti e innovazione, rendendo necessario un quadro di governance più stabile e prevedibile.

Una delle innovazioni centrali del pacchetto è la Raccomandazione UE27 sul capitale umano, che pone la disponibilità di competenze al centro della crescita europea. La Commissione chiede un impegno prioritario in settori strategici come transizione verde, tecnologie digitali, bioeconomia, spazio e difesa, sottolineando anche l’urgenza di rafforzare le competenze di base e ampliare l’offerta formativa STEM. Per PMI e Camere, la misura rappresenta un segnale importante, poiché affronta uno dei principali ostacoli allo sviluppo: la carenza di manodopera qualificata.

Sul versante macroeconomico, il Meccanismo di allerta apre una nuova fase di analisi su sette Stati già attenzionati, tra cui l’Italia, cui si aggiunge la Romania. In tale quadro, il Pacchetto d’autunno evidenzia un elemento significativo per il nostro Paese: la Commissione valuta che il piano di bilancio dell’Italia per il 2026 sia conforme alle regole del Patto di stabilità ma occorrerà una valutazione continua dell’andamento di deficit, crescita e dinamica del debito. Le conclusioni delle revisioni approfondite confluiranno nel pacchetto di primavera 2026, contribuendo alle future raccomandazioni nazionali.

Parallelamente, il Rapporto macroeconomico evidenzia ritardi di produttività, fragilità delle catene del valore, frammentazione dei mercati finanziari e l’impatto crescente della spesa per la difesa, indicando possibili modalità di coordinamento negli investimenti per rafforzare la capacità industriale comune.

Sul piano sociale e occupazionale, la Relazione congiunta conferma la solidità del mercato del lavoro europeo, pur segnalando rischi di divergenza e squilibri persistenti in diversi Stati membri, tra cui l’Italia. Nel complesso, il Pacchetto d’autunno richiama istituzioni e territori a un ruolo più attivo per tradurre le priorità europee in interventi capaci di sostenere produttività, competitività e coesione.

diana.marcello@unioncamere-europa.eu

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