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Tutela degli interessi finanziari dell’UE: stato dell'arte e sfide

Fraud in EU

La XXXVI relazione annuale sulla tutela degli interessi finanziari dell'UE (relazione “PIF”), pubblicata dalla Commissione europea, evidenzia i progressi compiuti nella prevenzione e nel contrasto alle frodi che colpiscono il bilancio dell’Unione.

L'UE e gli Stati membri condividono la responsabilità di proteggere gli interessi finanziari dell'Unione e di combattere le frodi. Le autorità degli Stati membri gestiscono oltre l'85 % della spesa dell'UE e riscuotono le risorse proprie tradizionali dell'Unione. La Commissione supervisiona entrambi i settori, stabilisce le norme e ne verifica il rispetto. L’OLAF, attivo dal 1999, coordina le indagini a livello europeo per proteggere i fondi dell’UE da irregolarità e abusi, promuovendo una cooperazione rafforzata tra le autorità nazionali e comunitarie. 

La relazione PIF 2024 mette in luce il crescente impegno degli Stati membri e delle istituzioni europee nel rafforzare la governance antifrode, anche grazie all’uso di strumenti digitali e tecnologie innovative. Un ulteriore impulso è arrivato con l’avvio, il 16 luglio 2025, di un processo strutturato di revisione dell’architettura antifrode dell’UE. Tra i temi centrali emersi nel 2024, spicca la gestione dei conflitti di interesse, evidenziata come criticità comune in più Stati membri.

Sebbene il numero complessivo di irregolarità segnalate (13.589) sia leggermente diminuito rispetto al 2023, i casi di frode sono aumentati del 26%, raggiungendo quota 1.364. Questo incremento, secondo la Commissione, può riflettere una maggiore efficacia nella segnalazione da parte degli Stati membri, come da raccomandazioni reiterate in passato. Il monitoraggio continuerà nei prossimi anni, anche per valutare l’efficacia delle azioni intraprese a seguito delle segnalazioni.

Per rafforzare ulteriormente la risposta alla frode, gli Stati membri sono invitati a migliorare i canali di comunicazione tra gli attori coinvolti e ad adottare strategie nazionali antifrode che integrino soluzioni digitali e tecnologiche, essenziali per affrontare con maggiore efficacia le sfide attuali nella tutela del bilancio europeo.

chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu

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