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Orientamenti della Commissione UE sugli obblighi per i fornitori di modelli IA

IA developer

Ad una settimana dalla pubblicazione dell’atteso “Codice di condotta per l'IA generica” (vd. nostro approfondimento su Mosaico Europa), la Commissione europea ha pubblicato gli orientamenti sulla portata degli obblighi per i fornitori di modelli di IA per finalità generali (GPAI).

Queste guidelines supporteranno gli attori dell'ecosistema dell'IA a capire se gli obblighi previsti dalla legge sull'IA si applicano loro e in quali termini. Le linee guida erano state richieste da molti operatori del settore, che hanno già criticato il breve lasso di tempo disponibile tra la pubblicazione del “Codice di condotta” e l'entrata in vigore degli obblighi della legge sull'IA il 2 agosto prossimo.

Punti chiave delle Linee guida

Definizioni chiare: vengono introdotti criteri tecnici per identificare i modelli “di uso generale” e agevolare la comprensione degli obblighi normativi, in particolare definendo i tipi di modelli interessati, il significato dei termini “fornitore” e “immissione sul mercato” e i criteri per alcune esenzioni. Gli orientamenti spiegano inoltre le implicazioni dell'adesione al “Codice di condotta” e descrivono le aspettative della Commissione in termini di conformità, nonché l'interpretazione e l'applicazione dell'AI Act secondo l'interpretazione dell'istituzione.

Approccio pragmatico: solo chi modifica in modo significativo un modello è soggetto agli obblighi dell’AI Act.

Esenzioni per l’open source: previsti casi in cui i modelli open source sono esonerati, per favorire trasparenza e innovazione.

Tempistiche:

  • 2 agosto 2025: scattano gli obblighi per i modelli GPAI immessi sul mercato dopo questa data. I fornitori dovranno collaborare informalmente con l’Ufficio AI della Commissione, soprattutto in caso di modelli avanzati a rischio sistemico.
  • 2 agosto 2026: la Commissione potrà applicare sanzioni per garantire il rispetto degli obblighi.
  • 2 agosto 2027: anche i modelli già immessi sul mercato prima del 2 agosto 2025 dovranno adeguarsi.

Sviluppati partendo da un'ampia consultazione pubblica con diversi portatori di interessi, questi orientamenti, sebbene non giuridicamente vincolanti, riflettono l'interpretazione della Commissione e ne guideranno l'applicazione. Tocca ora ai fornitori valutare i rischi del modello IA e collaborare con l'ufficio per l'IA per renderlo conforme.

chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu

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